In questo contesto di tassi alti molti si spostano ad acquistare le obbligazioni, oggi parliamo dei BTP, asset tanto cari agli investitori italiani ma li analizziamo in maniera eretica e non convenzionale rispetto alla comune narrazione.
Prima di investire in BTP mi dovrei porre alcune domande fondamentali: io cosa voglio dall’acquisto di un Btp? Voglio la buona cedola attuale per molto tempo? Oppure voglio effettuare un trade speculativo di breve o di medio-lungo periodo?
Prima di tutto dobbiamo capire come funziona la negoziazione dei BTP, diversa dal classico racconto dove se la Bce alza i tassi i rendimento sale e il prezzo scende. Il book dei BTP funziona come qualsiasi contrattazione di qualsiasi asset finanziario: ci sono compratori e venditori che negoziano non sullo stato attuale esatto dei tassi e dei rendimenti, bensì sulle aspettative future del prezzo e del rendimento dell’obbligazione.
Quando negoziamo le azioni compriamo o vendiamo sulla base degli utili futuri delle varie aziende, stessa cosa per i BTP, solo che qui non devo avere una view sugli utili bensì sui tassi d’interesse della BCE futuri e altre variabili che non approfondiamo oggi.
Per dare un esempio di questa dinamica guardiamo i T-note Americani ove è praticamente scontato un rialzo di 0,25 bps a 5-5,25 di forchetta a maggio, ma il rendimento attuale del 10Y è a 3,5% circa, questo perché gli operatori sul book hanno comprato a mani basse il T-note con la previsione che a fine anno i tassi Fed siano inferiori. Attendendosi tagli dei tassi il rendimento attuale è inferiore all’attuale tasso “spot” (Per chi volesse approfondire le variazioni di sentiment esiste il sito del cmegroup.com). Questo spiega perché nonostante il rialzo dei tassi USA i rendimenti obbligazionari stanno scendendo.
Rispetto alla comune narrazione che disquisisce su quale sia il BTP migliore da comprare, per la stessa duration i rendimenti sono praticamente tutti uguali, infatti se su due decennali uno costa 100 e rende il 4%, l’altro costa 50 e rende il 2%, ne acquisti il doppio del secondo e vieni remunerato ancora al 4%, il rendimento a scadenza è sempre il medesimo per tutti. Se non fosse così la legge del mercato di domanda e offerta riporterebbe i prezzi in equilibrio.
Un altro fattore che si tende a dimenticare in questi periodi è la remunerazione più alta dei BTP rispetto ad esempio al Bund Tedesco, data dal rating inferiore del nostro paese. All’atto pratico ogni politica nazionale che “infastidisce” l’ Unione Europea si ripercuote sui rendimenti del BTP che salgono e il prezzo delle obbligazioni scende. Al momento è difficile pensare che si possa ripetere una situazione simile al 2011/2012 in quanto per evitare che un rally estremo dello spread BTP-Bund è stato implementato lo scudo anti spread, anche se bisogna ancora vederlo in azione.
Nel caso si voglia ottenere maggior guadagno in conto capitale, bisogna andare sulle scadenze lunghe a 30 anni, questi avranno delle escursioni di prezzo e di rendimento molto maggiori rispetto alle scadenze brevi, quindi molto più margine di guadagno, ma questo ovviamente è un trade molto aggressivo.
Se vi accontentate della sola cedola “buona” di questo contesto di mercato di tassi alti, potete utilizzare le scadenze brevi, avranno poche oscillazioni e dopo uno o due anni ritornerete in possesso del vostro capitale. Naturalmente l’ideale è comprare sotto 100.
Quindi abbiamo tre modi di acquisto: (i) scadenze brevi per avere cedole buone, (ii) scadenze medie per un trade con poca escursione, (iii) scadenze lunghe per un trade di ampia escursione, per queste ultime mi raccomando di usare size di comfort.
L’ultima considerazione è che i BTP in questo momento non scontano ribassi nel medio periodo come i titoli governativi USA, questo perché probabilmente la BCE alzerà i tassi un pò di più o il mercato sconta già che questi rimarranno alti più a lungo o ancora l’inflazione in Europa sarà più resiliente.
Personalmente sono convinto che nel prossimo anno i tassi cominceranno a scendere dando nuova linfa in conto capitale ai BTP quindi in questi periodi di prezzi cari sull’azionario punto ad un investimento su BTP a lunga scadenza con size di comfort.
Ricordiamoci che la narrazione sia sull’ inflazione che sulla recessione essendo sulla bocca di tutti e salvo eventi eccezionali sono già scontate nei prezzi delle obbligazioni, quindi guardate avanti e fate una vostra valutazione sul probabile futuro dei tassi e dell’economia.
I prezzi dei BTP scontano già i tassi attuali e futuri probabili, possono essere impattati solo da grandi variazioni nella politica monetaria a seguito di sorprese inflattive o di nuovi rischi non ancora attivati sia azionari che geopolitici etc.
A voi la scelta del vostro BTP ideale!
Regards
Marco Arisi