Principali strategie sui Certificati

I Certificati di Investimento sono adatti a diverse strategie:

– Cash substitution
La strategia consiste nel sostituire il cash, che per definizione non ha rendimento, con una soluzione low-risk (e.s. Cash Collect su stocks stabili con barriere profonde). L’attuale livello dei tassi di interesse rende le obbligazioni poco appetibili, per questo i Certificati hanno preso piede proprio in ottica del mantenimento del valore prospettico dei propri risparmi. Le strategie di Cash substitution puntano ad un rendimento contenuto, all’incirca 2-4% annuo.

 

– Equity substitution

La strategia consiste nel sostituire un portafoglio azionario con un portafoglio in Certificati. Come abbiamo visto nel Percorso 9 della Formazione di Base, se non abbiamo una visione fortemente rialzista sulle azioni che abbiamo in portafoglio, possiamo sostituire le azioni con dei Certificati costruiti sulle stesse che offrono una protezione condizionata del capitale e un rendimento nel caso in cui il sottostante scenda o rimanga ai valori attuali. La strategia di Equity substitution può essere utilizzata anche in alcune fasi di incertezza per ridurre il rischio del proprio portafogli azionario: sostituisco una parte delle azioni in portafoglio per proteggermi da un eventuale ribasso, pur mantenendo una parte del portafogli azionario per beneficiare di un eventuale rialzo.

 

– Cavalcare la volatilità

Questa è una delle strategie a cui abbiamo dedicato una categoria di articoli perché particolarmente utilizzata dalla clientela professionale. La maggior parte dei prodotti sono vega-negativi: all’aumentare della volatilità il prezzo del Certificato diminuisce, a parità di condizioni. Dunque la strategia per cavalcare la volatilità è semplice: compro quando la volatilità è ai massimi, vendo quando è scesa rispetto ai massimi. 

Ci sono diversi argomenti a supporto, che rendono questo tipo di strategie particolarmente interessanti:
– la maggior parte delle azioni sottostanti ai Certificati è molto liquida e capitalizzata quindi la volatilità di tali azioni è più facile da studiare e prevedere rispetto a quella di azioni più piccole e meno capitalizzate;
– la volatilità tende ad essere ciclica e ad avere una sorta di “Cap” storico, diverso per ogni azione, dandoci un’indicazione così sul timing di entrata.

 

– Obiettivo: Entrata Periodica

È possibile costruire un portafoglio di Certificati che pagano un premio periodico. Il portafoglio può essere bilanciato a livello di rischio, diversificato a livello geografico, settoriale o tematico. Man mano che i prodotti vanno in autocall, la posizione viene sostituita con prodotti appartenenti allo stesso settore, Paese o tema. Abbiamo dedicato una categoria di articoli a questa strategia.

 

– Switch to Recovery
La strategia “Switch to Recovery” consiste nel recuperare una perdita ottenuta su un Certificato o altro asset (ad esempio una azione) con un nuovo prodotto. Ad esempio, se ho comprato un’azione a 10 euro e l’azione vale oggi 5 euro, piuttosto che tenere l’azione e sperare che recuperi, compro un Certificato che mi permette di guadagnare 5 euro se l’azione sale (diciamo fino a 8 euro ad esempio). In questo modo recupero la perdita prima del livello di prezzo al quale la recupererei tenendo l’azione in portafoglio, rinunciando ai dividendi. Per studiare questa tipologia di strategie è molto utile calcolare il profitto e perdita a seconda di diversi scenari di prezzo del sottostante in due casi: (i) nel caso in cui non modifico il portafoglio (ossia tengo in portafoglio l’asset in sofferenza) e (ii) nel caso in cui modifico il portafogli acquistando uno o più Certificates e vendendo l’asset in sofferenza.

 

– Recupero Minusvalenze
I Certificati della tipologia Maxi-cedola vengono spesso utilizzati con l’obiettivo di recuperare (in particolare “postporre”) una minusvalenza pregressa in scadenza. Molti articoli saranno dedicati a questa strategia.