Il Certificato della Settimana di Alessandro Pavan

Verso la metà di ottobre, Donald Trump ha annunciato che punterà a quotare al Nasdaq la società che gestirà il suo nuovo social media Truth. Da li, un violento sell off ha colpito le principali società quotate. Che il timore per il nuovo concorrente abbia fatto scappare gli investitori?

Ovviamente la mia introduzione è ironica, ma la coincidenza temporale fa sorridere. In realtà, il ribasso dei titoli dei social media è cominciato ben prima, accelerato in seguito dalle modifiche di Apple alla condivisione dei dati sui suoi dispositivi.

Il certificato che ho selezionato verte proprio sul mondo dei social e sui tre principali attori: Meta Platforms, Snapchat e Twitter. Le tre società si dividono la maggior parte del mercato ma, nonostante la loro posizione di leadership, non sono affatto statiche nelle loro posizioni. 

Quella che oggi chiamiamo Meta Platforms, dalla sua nascita e fino a qualche mese fa non era altro che Facebook, che oltre a gestire il social da cui prende il nome, possiede anche Whatsapp ed Instagram. Ma Mark Zuckerberg non si ferma e punta a creare il Metaverso, ovvero un mondo virtuale da condividere con altre persone, in uno spazio fisico diverso, affermando che potrebbe diventare lo sviluppo rispetto alla stessa internet.

Oltre al Metaverso di Facebook, anche Twitter sta sviluppando nuove progettualità legate alla blockchain. Dopo che il suo CFO aveva dichiarato che la società non avrebbe investito in criptovalute, è emerso comunque un forte intesse verso le possibilità offerte dalla crittografia digitale. Ne è addirittura nato un team, il Twitter Crypto, per guidare l’interazione tra il social media e il mondo degli NFT, con lo scopo ultimo di creare app decentralizzate che funzionino in maniera indipendente, senza necessità di server alcuno, con un notevole incremento della privacy delle pubblicazioni.

Infine Snapchat, che di recente ha lanciato il progetto Arcadia, un nuovo studio relativo globale per la realtà aumentata brandizzata. Questo permetterà a Snap di realizzare esperienze di realtà aumentata innovative ed efficaci, compatibili con le diverse piattaforme, da fornire ad agenzie e clienti partner per promuovere i loro prodotti, dove il mondo del lusso dovrebbe essere tra i primi beneficiari.

Insomma, nonostante la discesa delle quotazioni degli ultimi tempi c’è molta carne al fuoco e questo ci permette di selezionare un certificato nelle migliori condizioni: ovvero su titoli con alta potenzialità, che hanno però stornato dai loro massimi e si comprano quindi su livelli meno sensibili. Oggi ho selezionato una nuova emissione di Vontobel che ha come sottostanti proprio i tre titoli sopra presentati e reputo tra le migliori, se non la migliore in assoluto, soluzione sul mercato di basket tematici sui social media. Vediamo i dettagli del certificato:

  • ottimi prezzi di strike fissati alla chiusura di martedì, lontano circa il 10% dai massimi storici per Meta e addirittura oltre il 35% per Snap e Twitter;
  • barriera posta al 60%, non le più basse in senso assoluto ma sicuramente la miglior combinazione per distanza attuale da strike, con Twitter worst of a -5% dallo strike e quindi un margine sulla barriera del 35%, con Snap a -2% e Meta a -1%;
  • flusso cedolare pari al 1,13% mensile, per un rendimento annuo del 13,56%;
  • la prima finestra autocall è prevista dopo sei mesi, a maggio 2022, con un rendimento almeno pari al 6,78% in sei mesi in caso di richiamo alla prima osservazione;
  • durata breve, 24 mesi, con scadenza novembre 2023;
  • acquisto sotto la pari (97,90€ mentre scrivo), che incrementa il rendimento al 9% in sei mesi in caso di autocall a maggio 2022 e quasi al 15% annuo se portato a scadenza.

L’insieme di queste caratteristiche lo rende davvero interessante e senza uguali sul mercato (ovviamente parlo di basket similari, non di prodotti che contengono ad esempio solo uno dei tre titoli magari mescolato con Tesla e Plug Power). C’è qualche basket che eroga un rendimento più elevato ma vede i worst of a -25/-30/-40% da strike e quindi presentano un rischio intrinseco molto più elevato.

Considerano Snap e Twitter, e mettendo un attimo da parte Meta, il più solido tra i tre titoli, le barriere poste rispettivamente a 32$ e 31$, sono la combinazione più conservativa tra le diverse offerte.

Nella tabella seguente ho riportato a scopo di esempio il confronto con due dei prodotti che hanno generato maggiori volumi sui certificati a basket social media.

 DE000VX3LDN3DE000VQ5FYD6DE000VQ7XV30
StrikeMeta - 341,93$
Snap - 53,91$
Twitter - 51,98$
Meta - 264,36$
Alphabet - 2.072,32$
Twitter - 76,24$
Meta - 314,18$
Snap - 52,62$
Twitter - 52,23$
BarrieraMeta - 205,16$
Snap - 32,35$
Twitter - 31,19$
Meta - 158,62$
Alphabet - 1.243,39$
Twitter - 45,74$
Meta - 204,22$
Snap - 34,20$
Twitter - 33,95$
Worst ofTwitter: -5,02%Twitter: -35,06%Twitter: -5,51%
Rendimento13,56%11,92%10,28%
ScadenzaNovembre 2023Marzo 2023Maggio 2024

Nella prima colonna ho riportato il certificato appena presentato. Sono tutti e tre prodotti di Vontobel quindi non ci sono valutazioni da fare in merito ad emittente e market making in quanto coincidono. 

Rispetto al DE000VQ5FYD6, la barriera sul worst of, ovvero Twitter, non ha paragone in quanto posta nel secondo a 45,74$ contro i 31,19$. Considerando il ribasso della giornata odierna, la quotazione a 49,46$ lo avvicina ulteriormente alla barriera. Abbiamo quindi nel LDN3 una maggiore protezione e anche un rendimento più elevato (13,56% contro 11,92%).

Rispetto al DE000VQ7XV30 invece, che nella sola giornata di ieri ha scambiato oltre 1 milione di euro, abbiamo barriere più basse sui due più volatili, Snap circa il 5% e Twitter circa l’8%. Questo dovuto non tanto agli strike, quanto al fatto che mentre LDN3 ha barriera al 60%, l’XV30 le ha al 65% e di conseguenza su valori assoluti più alti. Infine anche qui, il flusso cedolare e di oltre tre punti percentuali all’anno più elevato. Potrebbero esserci addirittura i presupposti per uno switch per chi avesse comprato nei giorni scorsi il DE000VQ7XV30.

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