Se nel precedente articolo vi avevo parlato di un certificato aggressivo ma non troppo, nell’articolo di oggi mi piacerebbe parlarvi di un certificato più spinto rispetto a quello illustrato nel mio primo articolo
Mi riferisco al certificato identificato dal codice ISIN DE000VQ2L2T7, emesso nel dicembre scorso da Vontobel, e avente come sottostanti quattro titoli appartenenti al settore auto e viaggi, nello specifico: Expedia Group, Lufthansa, NIO e Stellantis.
Prima di illustrarvi le caratteristiche del prodotto partiamo con una breve considerazione sul settore e con qualche dato sul settore viaggi e turismo.
Sebbene il 2020, per ovvi motivi legati alle chiusure, abbia fatto registrare il peggior anno nella storia del turismo, le parole con cui il Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo affermava che ‘il turismo guarda avanti con determinazione’ possono essere viste come incentivo al pensiero positivo.
Altri dati mostrano come gli esperti non vedano un ritorno ai livelli di turismo pre-pandemico fino al 2023-2024 mentre – ed è questo il dato su cui voglio soffermarmi – sul fronte del rimbalzo del turismo, gli esperti si dividono in due categorie:
- Un 45% sostiene che il rimbalzo avverrà tra il Q3 e il Q4 del 2021;
- Un 5% sostiene che avverrà tra Q1 e Q2 del 2021;
- Un 50% che avverrà entro il 2022, anno in cui scadrà anche il certificato e sul quale è quindi necessario focalizzarsi.
A livello macroeconomico non sono da trascurare le misure adottate a livello globale per sostenere l’economia in generale, ma soprattutto i settori più colpiti.
Un esempio adottato a livello europeo è il SURE, che si pone l’obiettivo di fornire liquidità alle imprese del settore turistico, salvando posti di lavoro grazie a un sostegno finanziario fino a 100 miliardi di euro fornito proprio dal programma SURE.
La Commissione Europea ha inoltre fornito guidance sia ai viaggiatori che alle aziende del turismo sottolineando l’importanza di connettere i cittadini con il turismo locale promuovendo attrazioni locali e l’UE come luogo di destinazione turistico sicuro e in questo contesto anche la mobilità personale potrebbe beneficiarne.
Un ultimo dato che ritengo sia utile chiamare in causa è quello del Sentiment sui viaggi – misurato come la differenza percentuale tra commenti positivi e negativi raccolti dal Travelstat Sentiment Index – che è rimbalzato prepotentemente dopo l’annuncio dei primi lockdown dell’anno scorso, salvo poi procedere a fasi alterne a seconda delle aspettative basate sulle varie chiusure e riaperture, ma riportandosi in un’area non troppo inferiore rispetto a quella del Gennaio 2020.

In tema di settore auto, il titolo NIO, oltre essere sopra del 34% rispetto allo strike, rientra nel c.d. tema degli “Electric Vehicles” ed è presente anche in vari ETF sul tema della mobilità del futuro.
La cosa che mi piace di questo certificato è l’alto rendimento del 15% semestrale, dovuto alla struttura con 4 sottostanti di cui uno volatile come NIO, ma che allo stesso tempo è salito di un 34% rispetto al suo strike.
Passiamo ora a vedere le caratteristiche principali di questo certificato, che rientra nella categoria dei “certificati a capitale condizionatamente protetto” di ACEPI:
- Flusso cedolare del 30 % annuo;
- Clausola per il rimborso anticipato – Autocall – attiva già dalla prima osservazione;
- Barriera discreta attiva solo a scadenza e posta al 50% dei prezzi iniziali (strike), requisito importante per l’eventuale protezione del capitale a scadenza in caso di ribassi del titolo peggiore dato che il certificato è di tipo “Worst of”.
Tutti i titoli sono ad oggi sopra strike. Stellantis è il titolo più vicino allo strike ed è quindi il Worst Of (W.O.) anche se è salito di un 5% rispetto al suo prezzo iniziale.
- Il trigger cedola è decrescente ogni 6 mesi e passa dal 70% alla prima data di osservazione al 60% all’ultima data di osservazione; in pratica vi è un decalage del trigger cedola di un 5% ad ogni data di osservazione;
- L’opzione “quanto” neutralizza il rischio cambio legato ai sottostanti quotati in valuta diversa dall’euro;
- Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana, che è un mercato regolamentato, per cui può essere negoziato (acquistato e venduto) in tempo reale negli orari di negoziazione prestabiliti all’interno della forchetta di prezzo espressa dal Market Maker;
- Le cedole hanno effetto memoria;
- Scadenza breve (16 mesi).
Alla prima data di rilevazione, il 15/06/2021, ci troveremo davanti a due casi:
- Tutti i sottostanti rilevano sopra al relativo strike: in questo caso scatta l’autocall, nelle date di pagamento si incassa la cedola del 15% e si ottiene il rimborso del nominale;
- In caso contrario il prodotto continuerebbe la sua vita e se viene rispettato il trigger cedola (ricordo che è decrescente con partenza al 70% degli strike) si avrà diritto a incassare la cedola; viceversa, se il worst of rilevasse sotto la soglia cedola prestabilita non si avrebbe diritto alla cedola e si passerebbe alla data di rilevazione successiva, dove però ricordo che è presente l’effetto memoria e un trigger cedola leggermente più basso (65%).
Le cedole, godendo dell’effetto memoria, nel caso in una data di rilevazione non siano soddisfatti i requisiti per il loro pagamento, possono essere recuperate e pagate in futuro qualora si verifichi nuovamente la condizione per l’erogazione della cedola.
Le cedole e le eventuali plusvalenze (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzate per recuperare eventuali minusvalenze contenute nello zainetto fiscale.
Il rischio principale di questo certificato potrebbe verificarsi nel caso in cui le prospettive del settore viaggi dovessero subire ulteriori ridimensionamenti dovute ad esempio a nuove chiusure forzate o a ritardi nei piani vaccinali.
Il prezzo attuale del certificato è in area 103.80 e tra 4 mesi e mezzo farà la prima rilevazione dove, alle condizioni odierne, scatterebbe il rimborso anticipato pagando 115 (rendimento di circa il 30% su base annua).
La scadenza naturale è prevista il 15/06/2022, a patto che non si verifichi l’opzione “autocall” di richiamo anticipato, in questa data si potranno verificare tre scenari:
- In caso di evento barriera, ossia w.o. sotto al 50% il prodotto rimborserà il nominale al netto della performance negativa del titolo peggiore;
- Nel caso in cui invece la barriera dovesse tenere ma non è soddisfatta la soglia cedola si avrà diritto al rimborso del solo capitale nominale;
- In ultimo, lo scenario più favorevole – ossia evento barriera non verificato e requisito soglia cedola 60% soddisfatto – si avrà diritto al rimborso del nominale più la cedola (incluse eventuali cedole precedentemente non pagate).

Trovi la scheda completa del certificato su GBInvesting a questo link.
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Alla prossima!
Giovanni Borsi