Perchè il mercato assume il colore rosso o verde? Chi c’è dietro a queste repentine variazioni?
All’inizio del mio percorso di trading/investitore, ho studiato molti libri e operato su tutti gli indicatori e oscillatori più in voga del momento, il risultato era sempre in pari, forse se avessi tirato una moneta cercando di stimare il risultato non sarebbe cambiato molto. Successivamente sono passato ad osservare attentamente i prezzi dei diversi strumenti finanziari, qualcosa era migliorato, ma era erratico ed imprevedibile e non ne comprendevo i movimenti, oggi +5% domani -5%. Andando ancora più in profondità ho iniziato ad analizzare il book e il time and sales ma era incomprensibile nei comportamenti, ancora peggio del provare a comprendere il prezzo. Il prezzo saliva o scendeva mentre nel book apparivano e scomparivano ordini alla velocità ella luce e il time and sales scorreva in modo così veloce che non riuscivo nemmeno a contare quanti pezzi erano stati tradati. Sui libri, convegni e online non trovavo risposte. Poi ho iniziato a studiare l’High Frequency Trading ed è arrivata l’illuminazione. Oggi riesco a vedere il Book come in “Matrix” e capisco, almeno a grandi linee, cosa succede. Provo quindi a spiegarvelo.
Sappiamo che il 70%/80% degli scambi è fatto da HFTs, gli operatori che tradano ad alta frequenza in modo automatico. Sono degli operatori nati grazie alla tecnologia, relativamente recentemente, i cui impatti sull’efficienza dei mercati sono ad oggi ancora studio di prestigiose università e il dibattito accademico è controverso. I principali HFTs sono 9.
La caratteristica principale che caratterizza i sistemi ad alta frequenza è la velocità d’immissione, cancellazione, esecuzione e modifica degli ordini inviati al mercato. Un’altra caratteristica del funzionamento degli HFTs risiede nell’attività pressoché continua, che consente a tali sistemi di adattarsi in maniera immediata alle diverse situazioni di mercato. Per fare ciò gli HFTs sfruttano un’estrema velocità nel prendere posizione, nel modificare immediatamente il proprio posizionamento, adattandolo al comportamento del mercato e nell’inserire e cancellare le proposte di acquisto/vendita dai book di negoziazione. I sistemi sono in grado di analizzare costantemente il grado di liquidità presente sul mercato, adattandovi il proprio posizionamento. La caratteristica dell’alta frequenza, infatti, permette agli HFTs di reagire prontamente ad improvvisi aumenti/cali della liquidità, cercando di sfruttarli o di evitarli, se ritenuti insostenibili, grazie alla presenza di limiti di VAR (value at risk).
Gli HFTs, sono in grado di agire sia attivamente, come si può notare sul time and sales, che passivamente con gli ordini piazzati, in qualsiasi momento, in risposta alla quasi totalità delle situazioni di mercato.
Una piccola chicca: quando vedete ordini “non pieni” o dispari es. 347, 672 etc, probabilmente sono loro. Noi “umani” inseriamo al 99% ordini “pieni” 200, 3000, 500 etc, gli HTFs invece si muovono come macchine, con un numero di pezzi inusuale.
Faccio un esempio di un HFTs, sono certo che vi farà vedere il Book con occhi diversi.
HFT IGNITION MOMENTUM
L’HFT Ignition Momentum prende una posizione aggressiva (indipendentemente long o short), che genera un forte movimento del prezzo e spinge gli altri trader a reagire al movimento. Quando si genera la reazione degli altri trader chiude la propria posizione, prendendo profitto. Insomma, speculazione pura.
Ora, sotto le candele in figura, operano, almeno 9 HFT diversi tra loro, dagli algoritmi quantitativi, agli istituzionali, ai fondi, ai trader di Scalping e di posizione, agli investitori di breve, medio e lungo periodo. In ogni giornata di contrattazione è come se passasse un’era geologica di dati e calcoli, quindi è praticamente impossibile prevedere il futuro dei mercati.

Se adesso provate a prendere un titolo a piacere, molto volatile, e guardate il suo book e time and sales tutto il giorno e per qualche giorno consecutivo, riuscirete a vedere e capire le varie “ondate” di acquisti e vendite, come si comportano gli HFTs e sarete in grado di sfruttarle per fare scalping, con buone probabilità di riuscita, soprattutto sugli eccessi. Ho provato questa tecnica con successo ma presenta dei limiti fisici (dopo un paio di giorni sono distrutto) e finanziari (non posso usare size importanti, in quanto oltre allo stress operativo si aggiunge lo stress del capitale psicologico). Considerando anche questi limiti per un investitore retail i guadagni sono modesti.
Per questo mi sono avvicinato al mondo dei certificati. Ritengo che l’operatività sui certificati offre molti vantaggi in più (a scapito del rendimento) rispetto all’operatività diretta sui sottostanti. Spero abbiate compreso con quali forze abbiamo a che fare e la chiara difficoltà operativa a livello professionale, per questo i certificati sono un ottimo strumento per evitare un alto livello di stress con un ottimo rapporto rischio/rendimento.. e questa non è una cosa da poco!