La Fed ha lasciato i tassi fermi all’intervallo 5,25%-5,50%. Pur continuando a prevedere una riduzione del costo del denaro nel corso dell’anno, l’istituto centrale ha segnalato le letture deludenti dell’inflazione e che i progressi verso un maggiore equilibrio dell’economia potrebbero essersi fermati. È stata ribadita la necessità di ulteriore fiducia per ridurre i tassi e che l’economia ha continuato ad espandersi a ritmo solido, il mercato del lavoro resta forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’istituto ha poi annunciato che la riduzione del portafoglio di Treasury passerà da 60 a 25 miliardi di dollari al mese a partire dal 1° giugno, mentre quella degli MBS è stata mantenuta a 35 miliardi di dollari. 

L’appuntamento è ora alle 20:30 con la conferenza stampa di Powell. Al momento l’S&P 500 segna il -0,15%, il Dow Jones il -0,39% e il NASDAQ 100 il -0,40%. I rendimenti del decennale USA risultano in calo del -1,01% al 4,64%. Le probabilità per un taglio dei tassi da parte dell’istituto centrale vedono ora la prima riduzione a novembre con il 57,1% di probabilità.

🔹Ricavi: 2,75 miliardi di dollari, stime a 2,759 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,19 dollari, attese a 0,15 dollari (dati Refinitiv)
🔹La produzione di oro è stata di 940mila once, sotto le attese a 947.330. La società stima però un aumento costante dell’output nel corso dell’anno
🔹Il prezzo realizzato per oncia è stato di 2.075 dollari, oltre i 1.902 dollari del 1° trimestre 2023. I costi totali per oncia sono cresciuti da 1.370 a 1.474 dollari
🔹La società ha annunciato un dividendo di 0,10 dollari ad azione
🔹Barrick ha annunciato una partnership con Geophysx Jamaica
🔹Per il 2024, il Capex è visto tra 2,5 e 2,9 miliardi di dollari. La produzione di oro dovrebbe attestarsi tra 3,9 e 4,3 milioni di once e il costo di vendita per once tra 1.320 e 1.420 dollari. La produzione di rame è vista tra 180mila e 210mila tonnellate, con un costo di vendita tra 2,65 e 2,95 dollari a libbra
🔹Nel pre-market di Wall Street, le azioni Barrick Gold segnano il +1,44%

🔹Ricavi: 14,879 miliardi di dollari, attese a 14,008 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,82 dollari contro stime a 0,52 dollari (dati Refinitiv)
🔹Sui ricavi, le attese diminuzioni delle vendite di Comirnaty e Paxlovid hanno portato ad una flessione operativa dei ricavi del 19%
🔹La società ha comunicato di essere sulla strada per ottenere 4 miliardi di dollari di risparmi netti dei costi entro la fine dell’anno
🔹Per il 2024 Pfizer vede ricavi tra 58,5 e 61,5 miliardi di dollari ed EPS adjusted tra 2,15 e 2,35 dollari (da 2,05 a 2,25 dollari). Le spese di ricerca e sviluppo rettificate dovrebbero attestarsi tra gli 11 e i 12 miliardi di dollari. I prodotti legati al Covid dovrebbero registrare ancora 8 miliardi di dollari di ricavi
🔹Nel pre-market di Wall Street, le azioni Pfizer segnano il +2,89%

🔹Ricavi: 2,191 miliardi di dollari, stime a 2,244 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,16 dollari, previsioni a 0,11 dollari (dati Refinitiv)
🔹EBITDA: 463,99 milioni di dollari, attese a 452,83 milioni (dati Refinitiv)
🔹L’occupazione si è attestata al 104,6%
🔹Il debito totale ammonta a 13,7 miliardi di dollari
🔹Le prenotazioni nel 1° trimestre hanno raggiunto un record, portando ad un massimo della posizione prenotata nei prossimi 12 mesi
🔹Per il 2° trimestre 2024 Norwegian stima un’occupazione del 105,7%, una crescita dei Net Yield del 4,3%, un EBITDA adjusted di 555 milioni di dollari ed EPS adjusted a 0,32 dollari
🔹Per il 2024 la guidance sui Net Yield è incrementata di 100 punti base rispetto all’outlook precedente, arrivando al 6,4%. L’EBITDA adjusted è visto a 2,25 miliardi di dollari (da 2,20 miliardi), mentre le stime sugli EPS adjusted sono passate da 1,23 a 1,32 dollari
🔹Nel pre-market di Wall Street, le azioni Norwegian Cruise Line segnano il -2,8%

🔹Ricavi: 3,94 miliardi di dollari, attese a 3,913 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,97 dollari contro previsioni a 0,49 dollari (dati Refinitiv)
🔹EBITDA: 760 milioni di dollari, stime a 525,17 milioni (dati Refinitiv)
🔹Per il 4° trimestre fiscale, la società si aspetta un aumento delle vendite organiche tra il 6% e il 10% su base annuale. Gli EPS adjusted sono invece previsti tra 0,19 e 0,29 dollari
🔹Per l’intero anno il gruppo si attende una flessione delle vendite organiche del -2%/-1% su base annuale, mentre gli EPS adjusted sono stimati tra 2,14 e 2,24 dollari. L’impatto sugli utili per azione dei conflitti in Medio Oriente è stimato in 0,06 dollari. La previsione sui ricavi organici è inferiore rispetto alla precedente per via della continua debolezza della domanda di prodotti di bellezza di lusso in Cina e per l’incertezza geopolitica in alcune aree del mondo.
🔹Al momento, le azioni Estee Lauder segnano il -5,26% nel pre-market di Wall Street

🔹Ricavi: 143,313 miliardi di dollari, stime a 142,497 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,98 dollari, attese a 0,83 dollari (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento advertising services: 11,824 miliardi di dollari, previsioni a 11,719 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi Amazon Web Services: 25,037 miliardi di dollari, previsioni a 24,525 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento online stores: 54,67 miliardi di dollari, previsioni a 54,553 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento other: 1,262 miliardi di dollari, previsioni a 1,137 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento physical stores: 5,202 miliardi di dollari, previsioni a 5,069 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento subscription services: 10,722 miliardi di dollari, previsioni a 10,76 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Ricavi segmento third party seller services: 34,596 miliardi di dollari, previsioni a 34,662 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Brian Olsavsky, CFO del gruppo, ha detto che nel corso dell’anno aumenterà il Capex, specie su AWS e IA generativa
🔹Per il 2° trimestre, la società si aspetta ricavi tra 144 e 149 miliardi di dollari e un reddito operativo tra 10 e 14 miliardi di dollari
🔹Nel pre-market di Wall Street, le azioni Amazon segnano il +2,06%

Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha detto che i dati dell’inflazione dell’Eurozona di aprile danno alla BCE la fiducia necessaria per tagliare i tassi a giugno. Il percorso di riduzione proseguirà poi ad un ritmo pragmatico. Nei prossimi mesi, le letture sui prezzi potrebbero essere un po’ volatili e la BCE dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle prospettive di inflazione.

Bloomberg segnala che gli investitori stanno facendo affluire la maggior somma di denaro da marzo 2022 negli ETF che investono in un paniere di materie prime. In totale, in questo mese sono stati raccolti circa 970 milioni di dollari. Bjarne Schieldrop di SEB evidenzia che è probabile che gli operatori stiano aggiungendo materie prime ai loro portafogli per catturare una parte di inflazione con un asset reale e per cavalcare l’accelerazione del settore manifatturiero.

Fonte: Bloomberg

Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha detto che la BCE dovrebbe evitare di tagliare i tassi a giugno e luglio. Holzmann è favorevole alla riduzione di giugno (sempre che i dati lo consentano), ma per luglio non si avranno molte informazioni in più per decidere.

Per l’esponente del board della BCE, è possibile assistere a una o due riduzioni nel corso del 2024 se la tendenza discendente dei prezzi continuasse. In ogni caso, si è detto preoccupato per l’inflazione dei servizi e per quella core, mentre il fattore geopolitico è stato giudicato “pericoloso”. Per quanto riguarda i salari, ci sono ancora settori e Paesi in cui sono sopra il livello considerato sopportabile.

🔸Stifel ha alzato il target price su ENI da 17,10 e 17,30 euro
🔸Oppenheimer ha aumentato il prezzo obiettivo su Bank of America da 45 a 46 dollari

L’indice statunitense del costo del lavoro del 1° trimestre 2024 si è attestato all’1,2%, sopra l’1% previsto dagli analisti censiti da Reuters e il precedente 0,9%. L’aumento di questa misurazione si unisce agli elementi che propendono verso un approccio paziente da parte della Federal Reserve per quanto riguarda il taglio dei tassi. Questo perché continuano ad essere persistenti le pressioni salariali. Su base annuale, il dato ha registrato un incremento del 4,2%.

L’ECI è considerata dagli economisti un’ottima misura del mercato del lavoro (la preferita dalla Fed in termini di salari), in quanto non è distorta dai cambiamenti dell’occupazione tra professioni o settori. 

Fonte immagine: Refinitiv