Il 2024 è stato un anno caratterizzato dai forti rialzi per i mercati azionari anche se dicembre, tradizionalmente positivo, si sta per chiudere all’insegna dell’incertezza.
Ma cosa aspettarsi ora con gennaio? Abbiamo svolto il consueto studio per capire cosa accade di solito. Le rilevazioni su S&P 500 e Dow Jones partono dal 1931, quelle sul NASDAQ 100 dal 1985, quelle sul FTSE Mib dal 1998, quelle sul DAX dal 1960 e quelle sul CAC 40 dal 1987. I dati sono stati reperiti da Bloomberg e Refinitiv.
Per l’S&P 500, gennaio chiude positivo il 61,7% delle volte, con una variazione media del +4,19%. Le chiusure negative hanno segnato un -3,78% medio, mentre la performance generale è del +1,14%.
In modo simile, il Dow Jones ha segnato il 62,77% di sedute sopra la parità, con una variazione media del 3,62% contro il -3,8% delle chiusure negative. La media generale è del +0,86%.
I dati del NASDAQ 100 mostrano un gennaio positivo nel 69,23% dei casi, con il +5,94% medio. La media per le chiusure negative è stata del -5,14%, mentre la media generale del +2,53%.
Guardando all’Europa, il FTSE Mib ha visto gennaio positivo nel 59,26% con una variazione media del +5,40%. Nelle volte in cui la chiusura è stata negativa, la performance media è stata del -4,95%. La media generale è del +1,18%.
Il DAX ha segnato il 63,08% di gennaio positivi, con un +4,58% medio. La variazione negativa media è stata del -4,14%, mentre la media generale è stata del +1,36%.
Infine per il CAC 40 il primo mese dell’anno è stato positivo nel 59,76% dei casi, con una performance media del +4,82%. La variazione negativa media è stata del -5,12%, mentre la media generale del -0,52%.