Le trimestrali della settimana: Delta, JPM, Wells Fargo e Citi

Nella settimana appena conclusa è iniziata la stagione delle trimestrali in USA. Guardando ai dati Refinitiv, delle 27 società dell’S&P 500 che hanno pubblicato i risultati del 2° trimestre, l’81% ha riportato utili sopra le stime, mentre il 52% lo ha fatto per i ricavi. 

🔹Ricavi: 12,563 miliardi di dollari, stime a 12,602 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 0,45 dollari, attese a 0,36 dollari (dati Refinitiv)
🔹EBITDA: 1,255 miliardi di dollari contro previsioni a 1,198 miliardi (dati Refinitiv)
🔹I ricavi dei posti principali (49% del fatturato da passeggeri) sono rimasti invariati, mentre quelli dei posti premium hanno visto un +10% a/a
🔹Il gruppo ha notato un calo delle prenotazioni, attribuito al fatto che i passeggeri cercano di evitare di andare a Parigi per via delle Olimpiadi
🔹Per il 3° trimestre, la società vede ricavi in crescita del 2%/4%, un margine operativo compreso tra l’11% e il 13% ed EPS compresi tra 1,7 e 2 dollari. Le stime sono inferiori alle attese degli analisti, con la società che ha messo in luce una certa pressione degli sconti nella fascia bassa del mercato
🔹Per l’intero anno le stime sono per EPS tra 6 e 7 dollari, un Free Cash Flow tra 3 e 4 miliardi di dollari

🔹Ricavi: 50,992 miliardi di dollari, stime a 49,873 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 4,26 dollari, attese a 4,19 dollari (dati Refinitiv)
🔹I ricavi delle commissioni relative all’Investment Banking sono stati 2,3 miliardi di dollari, oltre il consensus StreetAccount a 2 miliardi di dollari
🔹Il reddito netto da interessi si è attestato a 22,9 miliardi di dollari, in crescita del 4% a/a e oltre il consensus Refinitiv a 22,84 miliardi
🔹Gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati 3,1 miliardi di dollari, il 62% in più rispetto al 1° trimestre
🔹JPM ha registrato guadagni per 7,9 miliardi di dollari per via di un accordo di scambio azioni con Visa
🔹Jamie Dimon, AD del gruppo, ha detto che l’istituto è attento ai rischi futuri potenziali, come inflazione e tassi più alti del previsto. Inoltre, l’attuale contesto geopolitico è il più pericoloso dalla Seconda Guerra Mondiale
🔹Per l’intero anno, la società si aspetta un reddito netto da interessi di circa 91 miliardi di dollari, mentre le spese si dovrebbero attestare a intorno ai 92 miliardi di dollari. 

🔹Ricavi: 20,689 miliardi di dollari, consensus a 20,291 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 1,33 dollari, previsioni a 1,29 dollari (dati Refinitiv)
🔹Reddito netto da interessi: 11,923 miliardi di dollari contro stime a 12,12 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Gli accantonamenti per perdite su crediti sono passati da 1,713 miliardi di dollari del 2° trimestre 2023 a 1,236 miliardi di dollari
🔹Il CET1 ratio si è attestato all’11%
🔹Per il 2024, il reddito netto da interessi dovrebbe registrare un calo compreso tra il -7% e il -9% rispetto al 2023. Le spese non-interest sono viste a 54 miliardi di dollari, sopra il precedente consensus a 52,6 miliardi
🔹Nel pre-market di Wall Street, le azioni JP Morgan segnano il -5,42%

🔹Ricavi: 20,139 miliardi di dollari, attese a 20,069 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 1,52 miliardi di dollari contro previsioni a 1,39 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Il reddito netto da interessi è stato pari a 2,629 miliardi di dollari, in calo del 3% a/a
🔹CET1 ratio: 13,6%
🔹Spese operative: 13,353 miliardi di dollari, il -2% su base annuale
🔹Il gruppo prevede di riacquistare 1 miliardo di dollari in azioni nel trimestre in corso
🔹Per il 2024, la società si aspetta ricavi tra 80 e 81 miliardi di dollari e spese tra 53,5 e 53,8 miliardi di dollari