UniCredit lancia l'OPS su Banco BPM

Accelera il risiko bancario in Italia. UniCredit ha lanciato un’OPS totalitaria da 10 miliardi di euro su Banco BPM. Stando all’offerta, gli investitori dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna riceverebbero 0,175 azioni UniCredit per ogni titolo di Banco BPM in loro possesso.

Nei fatti, si tratta di un premio di solo lo 0,5% rispetto alla chiusura di venerdì.

Se il deal andasse in porto, verrebbe creato l’istituto di credito più grande in Italia per attività. Gli oneri di integrazione per UniCredit sarebbero di circa 2 miliardi di euro nel primo anno. Entro due anni dalla conclusione dell’OPS, la banca guidata da Andrea Orcel stima un aumento degli EPS a una cifra alta.

A regime le sinergie di costo sono stimate a 900 milioni di euro l’anno, a cui vanno aggiunti i 300 milioni l’anno di ricavi lordi da ottenere rafforzando l’offerta di prodotti e servizi, integrando le fabbriche prodotto di BPM e migliorando la tecnologia. Le rettifiche sui crediti aggiuntive dovrebbero essere sugli 0,8 miliardi di euro lordi. L’operazione dovrebbe chiudersi entro la primavera del 2025.

In una conferenza stampa, Orcel ha affermato che il premio implicito dell’operazione in Banco BPM è tra il 12% e il 20%. Il ritorno dell’investimento è invece stimato oltre il 15%. Il manager ha confermato che i target annunciati in precedenza saranno comunque rispettati.

In ogni caso, questo deal non cambia la posizione in Commerzbank, definita come un investimento per ora. Al momento della scrittura, le azioni Banco BPM risultano in rialzo del +7,3%, mentre quelle UniCredit registrano il -1,58%.

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