BCE: cosa attendersi dal meeting di luglio?

Giovedì si terrà la riunione della BCE di luglio, l’ultima prima della pausa estiva che durerà fino al 12 settembre. Per il meeting di questa settimana, non dovrebbero essere toccati i tassi, con quello sui depositi che verrà mantenuto fermo al 3,75%. Vediamo ora cosa si attendono gli analisti. 

SEB



  • I tassi saranno mantenuti fermi. 
  • Christine Lagarde dovrebbe ribadire l’approccio data dependent, senza prendere alcun impegno sulle decisioni future. In generale dovrebbe riconoscere che le rilevazioni economiche sono in linea con le proiezioni dell’Eurotower, anche se serviranno ulteriori prove di un ritorno al target da parte dell’inflazione. 
  • In generale, la BCE dovrebbe essere soddisfatta delle attese del mercato in merito ai tagli dei tassi e non cercherà di influenzarle

ING



  • I tassi saranno mantenuti fermi.
  • Dal meeting di giugno sono stati pubblicati pochi dati economici, per questo motivo la BCE non dovrebbe modificare la sua posizione di politica monetaria. Inoltre sarebbe giudicato “prematuro e irresponsabile” fornire una forward guidance per settembre e oltre. L’Eurotower dovrà comunque trovare un equilibrio tra il potenziale danno reputazionale e le preoccupazioni per un eccesso di ottimismo sulle proiezioni inflazionistiche. 

Danske Bank



  • I tassi saranno mantenuti fermi.
  • I dati dal meeting di giugno sono pochi e insufficienti a modificare le prospettive della BCE in modo significativo. Con la ripresa della crescita economica, la Banca centrale avrà la flessibilità necessaria per attendere nuovi dati sull’inflazione, sulla crescita dei salari, sulla produttività e sui profitti.
  • Probabilmente Lagarde dovrà rispondere a domande sull’allargamento dello spread sui bond francesi e la relazione con il TPI.
  • In generale il meeting servirà per valutare le informazioni in arrivo e discutere i dati delle indagini, senza inviare segnali di politica monetaria.

Morgan Stanley



  • I tassi saranno mantenuti fermi.
  • Dovrebbero essere confermati i progressi sulla strada del 2%.
  • In generale questo meeting non dovrebbe creare molti sconvolgimenti nel mercato
  • Per altri tagli, la BCE ha bisogno di ulteriori segnali sul grado di allineamento dell’inflazione effettiva con le previsioni a breve e quello dei dati macro con la narrativa della disinflazione. Le informazioni necessarie arriveranno per il meeting di settembre. 

Fonti: ricerche SEB, ING, Danske Bank e Morgan Stanley

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