Azioni USA: rialzi maggiori se taglio tassi arriva con inflazione sotto controllo e in fasi del ciclo medio-iniziali

Morgan Stanley mette in evidenza la difficoltà dell’attuale contesto operativo, evidenziando che mentre l’S&P 500 ha recuperato le perdite dell’anno, lo stesso indice equipesato ha riassorbito solo metà dei ribassi. Gli analisti ritengono che questo rifletta anche la situazione dei consumatori, in cui le disuguaglianze di reddito persistono in presenza di prezzi assoluti elevati nelle principali categorie di spesa. 



Fonte: ricerca Morgan Stanley

Guardando anche ai forti rialzi avvenuti venerdì scorso, gli analisti sottolineano che nella realtà la Fed non ha cambiato più di tanto le sue indicazioni nell’ultimo periodo. Ad aver sostenuto gli acquisti è stata anche la continua riduzione della linea di credito reverse repo, culminata proprio venerdì con una flessione di 120 miliardi di dollari. Questa volta, il pivot della Fed è visto con maggior favore da parte degli investitori. Inoltre, una svolta in un contesto macro ancora sano rappresenta il miglior risultato per le azioni



Fonte: ricerca Morgan Stanley

In generale comunque, il taglio dei tassi in un contesto di inflazione contenuta può essere individuato come un segnale rialzista. Questo perché quando i prezzi si ritirano la Fed può usare proattivamente la politica monetaria accomodante, favorendo gli apprezzamenti dei titoli azionari. Al contrario, l’istituto centrale USA dovrà mantenere il costo denaro fermo per più tempo, per poi tagliarlo sono ad un punto in cui il ciclo economico sarà deteriorato in modo significativo.



Fonte: ricerca Morgan Stanley

Molto dipenderà dal punto del ciclo in cui ci si trova: i rendimenti saranno maggiori se ci si trova in una fase iniziale-media. MS ritiene che nel caso attuale ci troviamo alla fine del ciclo, perché il mercato del lavoro sembra essere a corto di offerta ad un prezzo accessibile per le aziende. Per questo la domanda di lavoro continua ad ammorbidirsi. 



Fonte: ricerca Morgan Stanley

Ma come tendono a comportarsi i vari settori al momento del taglio dei tassi? I titoli value tendono a sovraperformare quelli growth prima della riduzione e a sottoperformare dopo il taglio. Small cap e ciclici tendono invece a sottoperformare i difensivi sia prima che dopo il taglio.

Fonte: ricerca Morgan Stanley

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Schnabel (BCE): possono essere esclusi altri rialzi dei tassi

 Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che si possono escludere ulteriori aumenti dei tassi. Tuttavia, l’istituto centrale dovrà essere più cauto nel tagliare il costo del denaro rispetto a quanto stia prezzando il mercato. Schnabel ha detto che le ultime tre rilevazioni sull’indice dei prezzi al consumo hanno dato maggiore fiducia che il target del 2% possa essere raggiunto nel 2025. La componente del board dell’Eurotower ha avvertito anche che una ripresa dei prezzi è in arrivo, in quanto alcuni sussidi scadono e gli effetti base dell’energia iniziano a scemare. Nell’intervista a Reuters, è stato anche detto che una recessione profonda o prolungata appare improbabile. 

La RBA lascia i tassi fermi nell’ultima riunione del 2023

 La Reserve Bank of Australia ha tenuto fermi i tassi al 4,35% nell’ultima riunione dell’anno. La Governatrice Michele Bullock, ha dichiarato che l’elevato costo del denaro sta “lavorando per stabilire un equilibrio più sostenibile tra domanda e offerta aggregata”. Inoltre, mantenere i tassi agli attuali livelli consentirà di valutare gli impatti economici delle mosse precedenti. La necessità di altri incrementi verrà stabilita sulla base dei dati e della valutazione dei rischi. 

Moody’s taglia l’outlook sulla Cina da stabile a negativo

 Moody’s ha tagliato l’outlook sui bond governativi cinesi da stabile a negativo, mantenendo il rating di lungo termine ad A1. Per l’agenzia, gli stimoli fiscali per sostenere le amministrazioni locali e la spirale di ribasso del settore immobiliare stanno mettendo a rischio l’economia del Paese. Moody’s ritiene che mantenere la stabilità dei mercati finanziari, contenere i costi del sostegno ed evitare l’azzardo morale sia un compito impegnativo. Bloomberg ricorda che l’ultimo downgrade da parte di questa agenzia risale al 2017, quando si è passati da Aa3 ad A1. Ken Cheung, chief Asian FX strategist di Mizuho, ha detto che questo cambiamento di outlook non dovrebbe cambiare il piano di emissione di debito, che dovrebbe alleviare le preoccupazioni sul settore immobiliare e sul rallentamento della crescita economica. Cheung ha sottolineato che il driver fondamentale rimane lo spread dei tassi tra Cina e Stati Uniti
Fonte: Bloomberg

Trimestrale NIO

  • Ricavi: 19,066 miliardi di yuan contro stime a 19,354 miliardi (dati Refinitiv)
  • EPS: -2,28 yuan, attese a -2,20 yuan (dati Refinitiv)
  • Margine lordo: 8%, previsioni a 8,47% (dati Refinitiv)
  • La società ha consegnato 55.432 veicoli nel 3° trimestre, un aumento del 75,4% su base annuale
  • Il margine sui veicoli è stato dell’11%, sotto il 16,4% del 3° trimestre 2022 ma meglio del 6,2% del 2° trimestre 2023
  • Le spese di vendita, generali e amministrative sono state di 3,609 miliardi di yuan (+33,1% a/a). L’aumento è dovuto prevalentemente all’aumento dei costi del personale legato a funzioni di vendita e all’aumento dell’attività di vendita e marketing.
  • Per il 4° trimestre il gruppo si attende consegne tra 47mila e 49mila veicoli (attese Bloomberg a 59.426 unità) e ricavi tra 16,079 e 16,701 miliardi di yuan (Refinitiv si aspettava 22,355 miliardi)
  • Nel pre-market di Wall Street, le azioni NIO segnano il +2,6%

Fed: per El-Erian è necessario ristabilire il controllo sulla forward guidance

Per il Chief Economic Adviser di Allianz Mohamed El-Erian, la Fed sta perdendo il controllo sui messaggi in merito ai tassi di interesse, con il mercato che sta sbagliando ad attendersi tagli nel breve periodo. Per El-Erian, la Banca centrale USA ha finito di alzare il costo del denaro ma dovrà recuperare la sua credibilità sulla forward guidance, altrimenti il recente allentamento delle condizioni finanziarie minerà la sua politica monetaria. Prima di abbassare i tassi, la Federal Reserve potrebbe voler vedere nuovi segnali di allentamento del mercato del lavoro. In questo quadro, la persistenza dell’inflazione nel settore dei servizi è ritenuta preoccupante. La Fed dovrà scegliere tra due strade: la prima è quella di puntare ad un ritorno della crescita dei prezzi al 2% e innescare una recessione, oppure tollerare un’inflazione leggermente più alta scoprendo che ciò non disincentiva le aspettative inflazionistiche. El-Erian ritiene che i cambiamenti derivanti dalla pandemia rendano preferibile un target del 3%.  
Fonte: Bloomberg

USA: aperture di lavori JOLTS ai minimi da marzo 2021

Ad ottobre, le aperture di lavori JOLTS sono state pari a 8,733 milioni di unità, sotto i 9,3 milioni attesi da Reuters e i 9,35 milioni di settembre (rivisti da 9,553 milioni). Per la rilevazione, si tratta del valore più basso da marzo 2021. Questa rilevazione indica che il mercato del lavoro a stelle e strisce stia diventando sempre meno rigido. Altri valori interessanti nel report sono il tasso di abbandono ai livelli più bassi dal 2021 (questo potrebbe indicare una minore fiducia di riuscire a trovare un altro impiego). Inoltre, il ratio tra posti vacanti e disoccupati è sceso a 1,3, minimo da metà 2021 (si tenga presente che nel 2022 era stato raggiunto il picco di 2). 

Aspettative di inflazione dei consumatori dell’Eurozona stabili al 4% ad ottobre

Ad ottobre, le aspettative di inflazione dei consumatori dell’Eurozona a 1 anno si sono attestate al 4%, stabile rispetto a settembre e ai massimi da 5 mesi. Anche le attese a 3 anni sono rimaste ferme al 2,5%. Per quanto riguarda la crescita economica, il sondaggio mensile condotto dalla BCE mostra che le previsioni sono per una contrazione dell’1,3% nei prossimi 12 mesi (dal precedente -1,2%). 

Le azioni sotto la lente

  • Citigroup ha alzato il target su Carnival da 18 a 19 dollari
  • Needham ha aumentato il prezzo obiettivo su Coinbase da 120 a 160 dollari

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