Il focus sulla ricerca - Banche centrali: quanti tagli attendersi nel 2024 da Fed, BCE e BoE?

Goldman Sahcs ritiene che nel prossimo anno si possano vedere tagli più rapidi e aggressivi da parte delle Banche centrali dei mercati sviluppati grazie al continuo rallentamento dell’inflazione. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, gli analisti ritengono che la Fed inizierà a tagliare quando i prezzi arriveranno alla soglia del 2,5% e con un’aspettative di calo continuo. Il PCE core dovrebbe raggiungere questa soglia a febbraio 2024, per poi scendere ulteriormente al 2,1% a maggio. Un contributo sostanziale alla flessione dei prezzi dovrebbe essere fornito dal calo delle componenti locative, che dovrebbe togliere al dato principale 0,5 punti percentuali.


Fonte: ricerca Goldman Sachs

Questo dovrebbe portare la Fed a tagliare il costo del denaro di 25 punti base a marzo, maggio e giugno. Basandosi su questa prospettiva, negli Stati Uniti il costo del denaro arriverebbe al 4,5-4,75%, 200 punti base in più rispetto alla stima mediana del FOMC a lungo termine in un contesto di PCE core vicino al 2%.


Fonte: ricerca Goldman Sachs

In questo scenario, GS ritiene possibili altri 2 tagli nella seconda metà del 2024 e tre nel 2025, con i tassi che potrebbero quindi raggiungere il 3,25-3,5% a settembre 2025. Le stime sul PIL reale sono per un +2% nel 2024, mentre la disoccupazione dovrebbe attestarsi al 3,6% nel 2024. Questo dovrebbe favorire un rallentamento delle riduzioni dei tassi e altre sorprese al rialzo potrebbero convincere la Fed a fare una pausa.


Fonte: ricerca Goldman Sachs

Le attese per BCE e BoE



E per quanto riguarda l’Eurozona? GS vede il percorso di riduzione dei tassi iniziare ad aprile per la BCE, con una lunga serie di ritocchi da 25 punti base in un contesto di inflazione e crescita più deboli rispetto agli USA. L’Eurotower potrebbe dunque optare per un taglio da 175 punti base, arrivando al 2,25% sui depositi a inizio 2025.


Fonte: ricerca Goldman Sachs

La BoE dovrebbe invece iniziare il ciclo di ribassi da giugno, con 225 punti base di tagli consecutivi, raggiungendo il 3% a metà 2025.

Fonte: ricerca Goldman Sachs

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