27 agosto 2021
Settimana dai movimenti limitati sui principali listini azionari occidentali, in attesa di quello che oggi potrebbe essere il principale market mover dell’estate, ovvero il Simposio di Jackson Hole. Dalla riunione di oggi, che per la pandemia non si terrà come tradizione vuole nella cittadina del Wyoming ma sarà totalmente in video conferenza, dovrebbe uscire l’indirizzo che la FED adotterà nella sua politica per i mesi a venire. E questo potrebbe (il condizionale con i mercati del 2021 è sempre d’obbligo) innescare il tanto atteso storno dei mercati, qualora l’avvio del tapering da parte della banca centrale dovesse essere più veloce del previsto o se si iniziasse a parlare di rialzo dei tassi.
Aspettando le parole di Jerome Powell, attese nelle prossime ore, i mercati USA hanno fatto registrare l’ennesima settimana da record, con il Nasdaq che ha toccato 15.397 (prima di scattare oggi in apertura ben oltre i 15.400) e l’S&P500 che ha sfiorato la cifra tonda a 4.498 punti, con oscillazioni comunque molto contenute, al netto della poderosa apertura di inizio settimana. Meno tonici i listini europei ma senza grosse preoccupazioni. In particolare, il FTSE MIB ha ritracciato sotto i 26.000 punti dopo però aver fatto oltre 10% percentuali di rialzo tra il 20 luglio e il 20 agosto. Fisiologico quindi un leggero storno, anche per le naturali prese di profitto. Volatilità in leggero rialzo, con il VIX arrivato a 19, salvo poi scendere in area 17, in un range di valori comunque sotto controllo.
Venendo al mio portafoglio, come anticipato qualche settimana fa, stavo monitorando il certificato di Leonteq su Leonardo/Prysmian/Tenaris. Acquistato il 14.04.2021 a 871€ con Leonardo vicino alla barriera, l’ottica era puntare al rimborso a scadenza al prossimo novembre a 1.000€ incassando nel frattempo 80€ di cedole. Nel frattempo l’evoluzione del worst of ha visto Leonardo scendere ben sotto barriera, recuperare i 7€ e tornare negli ultimi giorni vicino alla barriera a 6,87.
Con l’avvicinarsi della scadenza ho deciso di liquidare il prodotto oggi a 898,78€ e uscire dal rischio. Avendo incassato 5 cedole da 10€, il profitto dell’operazione è pari al 8,93% in 5 mesi, inferiore alle aspettative ma comunque soddisfacente. Mantenere il prodotto in portafoglio avrebbe infatti significato, con l’avvicinarsi della scadenza, una maggiore esposizione al movimento del titolo e, soprattutto, una vigorosa discesa del prezzo in caso di violazione al ribasso della barriera.
E’ sempre importante, nella gestione di un portafoglio, avere la capacità di modificare la strategia in corso, in base al movimento del mercato e dei titoli. Mi aspettavo un rialzo del titolo molto più corposo, che mi avrebbe garantito un profitto del 24% circa in sette mesi. Non si è verificato, liquido il prodotto (ribadisco, con un rendimento di tutto rispetto). Avrei potuto tenere il certificato fino a scadenza e magari arrivare lo stesso all’obbiettivo, ma il rapporto rischio/rendimento non più conveniente.
Sto valutando anche la posizione sull’athena di Morgan Stanley che ha Palantir come sottostante. Con l’ottima performance della società americana, il prezzo si è riportato sopra al livello di acquisto, nonostante lo strike che garantirebbe il rimborso anticipato e il pagamento del premio sia ancora lontano (32,57 contro un prezzo spot di circa 25$). In questo caso però, la scadenza è fissata a gennaio 2024 e il margine per poter centrare il rimborso è ancora molto elevato.
Oltre al già citato su Leonardo, vanno a target per lo stacco cedola anche il cash collect su Lufthansa/Bayer/Volkwagen (osservazione il 26.08 con cedola del 3,25%), quello su Macy’s/McDonald’s/Starbucks (osservazione il 24.08 con cedola del 3,11%) e quello su Leonardo/Ferrari/STM (osservazione il 23.08 con cedola dello 0,85%).
La performance del portafoglio leggermente in calo ma ancora in doppia cifra e pari al 10,74%.
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