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News di politica monetaria: BCE
- In un’intervista a Bloomberg Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha detto che la BCE dovrà probabilmente alzare nuovamente i tassi a settembre, a meno che non ci saranno sorprese sul fronte della riduzione dei prezzi. Una volta raggiunto il 4%, si potrà vedere se continuare con gli incrementi. Holzmann ha detto che la lotta all’inflazione non è vinta, ma di non vedere il pericolo di una recessione. La rigidità del mercato del lavoro potrebbe spingere i sindacati a richiedere forti aumenti salariali. L’esponente del board dell’Eurotower ritiene che è meglio raggiungere il picco del costo del denaro velocemente per poi iniziare a tagliare prima. Oltre a ciò, il Presidente dell’istituto centrale austriaco ha messo in evidenza che la BCE è un po’ in ritardo nella lotta all’indice dei prezzi al consumo. Holzmann ha detto anche che si dovrebbe considerare un’accelerazione nella riduzione del bilancio, avviando tra le altre cose una discussione sulla fine dei reinvestimenti del PEPP. In dichiarazioni successive, ha detto che la BCE potrebbe trovarsi costretta ad incrementare ancora i tassi dopo la stabilizzazione dell’inflazione di agosto. Holzmann, che non ha ancora preso una decisione, ha affermato di propendere per un nuovo incremento in quanto non ci sono prove sufficienti a giustificare una pausa. Inoltre, il picco non è ancora stato raggiunto e potrebbero volerci altri uno o due ritocchi al rialzo. Come già ribadito in una recente intervista, l’esponente del board della BCE ha affermato che se si superasse un costo del denaro del 4% già nel 2023, si potrebbero vedere tassi inferiori nel 2024. In caso contrario, si dovrà attendere il 2025.
- Mario Centeno, Presidente della Banca centrale portoghese, ha detto che i rischi al ribasso per l’economia dell’Eurozona si stanno materializzando, in un contesto in cui gli ultimi dati hanno sorpreso al ribasso. Per Centeno la decisione di settembre sui tassi da parte della BCE è ancora incerta, ma si dovrà essere cauti anche se il costo del denaro dovrà restare ad un livello che limiti l’economia per diverso tempo. L’esponente del board dell’Eurotower ha detto di non vedere un de-ancoraggio delle aspettative di inflazione e che non è presente un problema di trasmissione della politica monetaria. Nel mercato del lavoro invece, si sta assistendo ad un certo grado di flessibilità che non era evidente in passato. Mario Centeno ha poi sottolineato di essere convinto che l’indice dei prezzi al consumo scenderà sotto il 3% entro fine anno.
- Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che una crescita più debole di quanto previsto non implica automaticamente uno stop al rialzo dei tassi. Per Schnabel, i mercati stanno vanificando parte del lavoro della Banca centrale, in quanto i tassi reali risk-free sono scesi su tutte le scadenze. Il calo potrebbe dunque contrastare gli sforzi per portare l’inflazione al target tempestivamente. Inoltre, non è possibile prevedere dove sarà il picco dei tassi e per quanto tempo andranno mantenuti alti. È stato evidenziato anche come gli indicatori mettano in luce una “rigidità senza precedenti” del mercato del lavoro: la carenza di lavoratori potrebbe spingere i salari più in alto, alimentando l’indice dei prezzi al consumo.
- Dai verbali dell’ultima riunione della BCE, è emersa una certa divisione all’interno del board in vista di settembre: da un lato ci sono policymaker che ritengono necessario un aumento dei tassi se non si dovessero vedere prove sufficienti che le precedenti mosse di politica monetaria stanno facendo scendere l’inflazione core. Dall’altro lato, altri esponenti del board ritengono sufficienti gli aumenti già messi in campo. Inoltre, molti funzionari si sono trovati d’accordo nel sostenere che le prospettive economiche di breve periodo si sono deteriorate, elemento che sostiene il funzionamento della trasmissione della politica monetaria.
- Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha detto che la discussione in merito ad un rialzo dei tassi nel meeting di settembre è aperta. L’istituto è tuttavia vicino alla fine del ciclo di inasprimento. De Guindos ha inoltre messo in luce che gli ultimi dati di luglio e agosto indicano una decelerazione dell’economia nel 3° trimestre e, probabilmente, anche nel 4°.
- Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha comunicato che la BCE è vicina al picco dei tassi ma distante dal momento in cui si potrà pensare ad un taglio. Anche l’inflazione potrebbe aver raggiunto il plateau, anche se la strada è ancora lunga. Per il meeting di settembre e per i successivi, Villeroy ha detto che “le opzioni sono aperte”. Inoltre è stato ribadito che mantenere il costo del denaro elevato conta più del suo effettivo livello.
- Boris Vujcic, Presidente della Banca centrale croata, ha detto che ci vorranno diversi mesi per comprendere se la BCE ha raggiunto il picco dei tassi e solo in primavera si potrebbe capire con certezza se l’inflazione sta tornando al target del 2%. Vujcic ha sottolineato che i rischi arrivano dalla presenza delle pressioni salariali, che rendono difficile il processo disinflazionistico. L’esponente del board dell’Eurotower vede inoltre il rischio che i prezzi si fermino sopra il 2%, creando i presupposti per una nuova stretta monetaria. Infine, è stato messo in luce che una crescita più debole potrebbe accelerare la flessione dell’indice dei prezzi al consumo. Se ciò avvenisse, la BCE taglierà i tassi. Questi però non sono ritenuti probabili fino a che non ci saranno sufficienti prove che l’inflazione sta tornando in modo sostenibile all’obiettivo e finché i tassi reali non arriveranno in un deciso territorio positivo.
News di politica monetaria: Fed
- Loretta Mester, Presidente della Fed di Cleveland, ha detto che nel 2023 sarà probabilmente necessario un nuovo aumento del costo del denaro per mitigare l’inflazione, ma non necessariamente a settembre. Successivamente, i tassi andranno tenuti fermi per un po’ di tempo. L’obiettivo è quello di un indice dei prezzi al consumo al 2% entro il 2025: per fare ciò, Mester ritiene che potrebbe rivedere l’opinione che i tassi vadano tagliati nella seconda metà del 2024. Tuttavia, il 2025 “non è una tappa obbligatoria” e potrebbe essere posticipata se l’economia dovesse rischiare di danneggiarsi in modo eccessivo. In un successivo discorso, ha detto che il mercato del lavoro è ancora forte anche a dispetto degli ultimi dati che mostrano un migliore equilibrio di domanda e offerta. Per Mester l’inflazione è troppo alta, anche se si stanno osservando dei progressi sull’abbassamento delle pressioni sui prezzi. Inoltre, ha ribadito la dipendenza dell’istituto centrale dai dati e che il dibattito principale all’interno del board è quanto e per quanto la politica monetaria debba essere restrittiva.
- Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha detto che la politica monetaria è sufficientemente restrittiva e si dovrebbe attendere che “la politica monetaria continui a influenzare l’economia” evitando un eccessivo inasprimento. Bostic ha tuttavia sostenuto che ciò non significa che un allentamento debba avvenire in tempi brevi. Inoltre, vi è un fattore positivo dovuto al fatto che il calo degli affetti non è ancora rispecchiato dall’inflazione sui servizi abitativi. Ciò potrebbe indicare che il ritmo dell’inflazione core è vicino all’obiettivo.
Altre news finanziarie ed economiche
- La Cina ha annunciato nuove misure a sostegno dei mercati. Per la prima volta dal 2008, è stata tagliata la tassa sulle transazioni azionarie, dal 0,1% allo 0,05%. Inoltre, sono state limitate le vendite di titoli da parte degli azionisti di maggioranza delle società che hanno visto le azioni scendere sotto certi livelli. Infine, la China Securities Regulatory Commission ha ridotto i coefficienti di margine per i trade a leva e ha detto che saranno rallentati i ritmi delle IPO per via delle recenti condizioni di mercato. Secondo le stime di Huatai Securities citate da Bloomberg, le nuove misure potrebbero portare 750 miliardi di yuan di nuovi fondi all’anno.
- L’indice dei prezzi delle importazioni tedesco di luglio si è attestato al -13,2%, sotto il -13,1% previsto da Reuters e del -11,4% di giugno. Si tratta del calo più marcato da gennaio 1987. Il motivo è prevalentemente dovuto all’effetto di base degli aumenti dei prezzi per via della guerra in Ucraina.
- L’inflazione armonizzata tedesca di agosto (preliminare) si è attestata al 6,4%, oltre il 6,3% atteso da Reuters ma sotto il 6,5% di luglio. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,4% (attese a 0,3%, precedente 0,5%).
- La seconda lettura del PIL statunitense del 2° trimestre 2023 ha visto un dato al 2,1%, sotto il precedente (e atteso dagli analisti censiti da Reuters) 2,4%.
- Il rapporto sull’occupazione ADP ha visto ad agosto un aumento di 177mila unità, sotto le 195mila attese da Reuters e alle 312mila precedenti (rivisto da 324mila). I salari hanno segnato una crescita del 5,9%, la più lenta da ottobre 2021. La rilevazione per chi cambia lavoro è invece stata pari al 9,5%. Per la prima volta inoltre, “tutti i 50 Stati e Washington D.C. hanno segnato un rallentamento nella crescita delle retribuzioni”. Nela Richardson, Capoeconomista di ADP, ha dichiarato in un comunicato stampa che ci si sta muovendo verso una crescita più sostenibile di salari e occupazione.
- Ad agosto, il PMI manifatturiero cinese si è attestato a 49,7 punti, sopra le attese Reuters a 49,4 punti e ai precedenti 49,3.
- In Eurozona, l’inflazione di agosto (preliminare) si è attestata al 5,3%, oltre le attese Reuters al 5,1% ed in linea con la misurazione di luglio. La rilevazione core invece è stata in linea con le attese al 5,3%, in leggera flessione rispetto al 5,5% precedente. I prezzi del cibo, dell’alcool e del tabacco sono cresciuti del 9,8% su base annuale, quelli dell’energia hanno segnato un -3,3%, quelli dei servizi il 5,5% e quelli dei beni industriali non energetici il 4,8%. Al momento e stando a quanto riporta Refinitiv, il mercato vede il 68,43% di probabilità di una pausa nell’aumento dei tassi della BCE.
- Il PCE core di luglio si è attestato al 4,2% su base annuale, in linea con le attese Reuters al 4,2% e oltre il precedente 4,1%. Sempre a luglio i consumi personali sono aumentati dello 0,8%, meglio delle stime allo 0,7% e del precedente 0,6% (rivisto da 0,5%). Infine, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno raggiunto le 228mila unità nell’ultima settimana, sotto le attese a 235mila unità e le precedenti 232mila (rivisto da 230mila).
- Il Caixin PMI manifatturiero cinese (agosto, finale) si è attestato a 51 punti, oltre le attese Reuters a 49,3 punti. La misurazione è tornata sopra la soglia dei 50 punti, che delinea la contrazione dall’espansione del settore. Intanto, la People’s Bank of China ha detto di essere intenzionata a tagliare il coefficiente di riserva obbligatoria in valuta estera di 200 punti base, portandolo dal 6% al 4% dal 15 settembre. L’obiettivo sarebbe quello di frenare la flessione dello yuan. Oltre a questo, Reuters sottolinea che diverse banche hanno abbassato i tassi ipotecari tra i 5 e i 25 punti base.
- Le quotazioni del petrolio WTI continuano a mostrare forza. Alla base del rialzo vi è l’opinione del mercato che l’Arabia Saudita estenderà il taglio volontario da 1 milione di barili al giorno fino ad ottobre. Inoltre, la Russia concorda con l’OPEC+ per un abbassamento dell’output.
- Ad agosto, i Non-Farm Payrolls si sono attestati a 187mila unità, sopra le attese Reuters a 170mila e le precedenti 157mila (rivisto da 187mila). Il tasso di disoccupazione è stato del 3,8%, sopra il 3,5% previsto e di luglio, mentre il salario orario medio è salito del 4,3% su base annuale, inferiore rispetto al 4,4% del consensus e del mese precedente. Sebbene i NFP siano risultati oltre le stime, l’aumento della disoccupazione e la crescita sotto le attese del salario orario medio potrebbero essere interpretate come un rallentamento del mercato del lavoro a stelle e strisce. Tra gli altri, il settore sanitario ha aggiunto 71mila posti di lavoro, quello del tempo libero e dell’ospitalità 40mila, quello dell’assistenza sociale 26mila, quello delle costruzioni 22mila, quello dei servizi professionali e di business 19mila. I comparti del trasporto e magazzinaggio e quello dell’informazione hanno invece segnato rispettivamente variazioni di -34mila e -15mila unità. Dopo il rilascio del dato, il CME FedWatch Tool vede un 93% di probabilità di tassi fermi all’intervallo 525-550 punti base nel meeting del 19-20 settembre.
Le azioni sotto la lente
Principali notizie della settimana su Amazon
- Il Cleveland Bakers and Teamsters Pension Fund ha dato il via ad un’azione legale contro Jeff Bezos e il CdA di Amazon presso la Court of Chancery del Delaware. Il motivo sarebbe riconducibile ai contratti di lancio per il Project Kuiper a Blue Origin, con la relativa decisione che non sarebbe stata valutata a fondo in quanto non si sarebbe tenuto conto della rivale SpaceX come fornitore alternativo. Il fondo ha sottolineato che all’epoca i contratti di lancio erano il secondo costo in conto capitale più grande della storia del colosso dell’e-commerce. Il progetto riguarda una rete di 3.000 satelliti per la trasmissione di internet a banda larga in regioni remote (come Starlink di Musk). Amazon nega le accuse, giudicandole prive di fondamento.
Principali notizie della settimana su ENI
- Secondo quanto riporta Reuters, ENI e Repsol sarebbero intenzionate a espandere l’accordo oil-for-debt con il Venezuela (con l’ok da parte degli USA). Le fonti riportano come l’obiettivo sarebbe quello di fornire prodotti raffinati alla società statale PDVSA aumentando le consegne di oro nero in Europa.
- Secondo quanto riporta Reuters, EIP starebbe lavorando ai dettagli di un’offerta per una quota di minoranza di Plenitude. Le fonti hanno detto che i dettagli non sono stati definiti, ma la quota di vendita potrebbe trovarsi tra il 10% e il 15%. In autunno dovrebbe essere presentata la richiesta.
- Morgan Stanley ha alzato il prezzo delle azioni ENI da 14,2 a 15 euro
- ENI ha comunicato che nei prossimi giorni inizierà la seconda tranche del buyback autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti lo scorso 10 maggio. Il riacquisto prevede massimo 275 milioni di azioni con un limite di 1,375 miliardi di euro. La prima parte è stata effettuata tra il 12 maggio e il 24 agosto 2023 con 62 milioni di titoli per 825 milioni di euro.
Principali notizie della settimana su NIO
- JP Morgan ha alzato il target sulle azioni NIO da 9 a 10,5 dollari
- Per spingere l’appeal delle sue auto elettriche, NIO pianifica di lanciare a fine settembre il suo primo telefono cellulare. Questo permetterebbe di migliorare la connettività e il software delle auto.
- Bernstein ha tagliato il target sulle azioni NIO da 8 a 9 dollari, Jefferies lo ha alzato da 6,7 e 9,8 dollari e Mizuho lo ha abbassato da 20 a 18 dollari
- NIO ha comunicato che ad agosto ha consegnato 19.329 veicoli, l’81% in più su base annuale. Da inizio anno, le consegne sono di 94.352 unità, il +31,9% a/a.
Trimestrale
- Ricavi: 8,77 miliardi di yuan contro stime a 9,254 miliardi (dati Refinitiv)
- EPS: -3,28 yuan, attese a -2,45 yuan (dati Refinitiv)
- Nel periodo, le consegne di veicoli si sono attestate a 23.520 unità, in leggera flessione rispetto alle 25.059 del 2° trimestre 2023
- Il margine sui veicoli è stato del 6,2%, in calo sul 16,7% del 2° trimestre 2022 ma in crescita sul 5,1% del trimestre precedente
- Le spese di ricerca e sviluppo sono cresciute del 55,6% a/a, a 3,344 miliardi di yuan
- Le spese di vendita, generali e amministrative sono state di 2,856 miliardi di yuan, il 25,2% in più a/a
- Per il 3° trimestre 2023, la società si aspetta consegne tra 55.000 e 57.000 veicoli, tra il 74% e l’80,3% in più su base annuale. Nel periodo i ricavi dovrebbero attestarsi tra 18,898 e 19,520 miliardi di yuan, un aumento compreso tra il 45,3% e il 50,1% su base annuale
Principali notizie della settimana su Intesa Sanpaolo
- Intesa Sanpaolo ha annunciato il buyback del bond perpetuo AT1 con cedola al 6,25% (prima data call al 16 maggio 2024). Il prezzo di riacquisto è fissato a 100,25, mentre l’operazione non è subordinata all’adesione di un importo minimo. L’importo nominale in circolazione è di 750 milioni di euro, mentre l’offerta si chiuderà alle 17:00 del 7 settembre. Contestualmente, l’istituto di credito intende emettere nuove obbligazioni perpetue Additional Tier I “per un ammontare complessivo non inferiori a 750 milioni di euro” da offrire a investitori qualificati. Il regolamento dell’operazione è previsto per il prossimo 11 settembre.
- Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha detto di non vedere esiti allarmanti sulla tassa degli extra-profitti voluta dal Governo italiano.
Principali notizie della settimana su Carnival
- Stifel ha aumentato il prezzo obiettivo sulle azioni Carnival da 20 a 22 dollari
Principali notizie della settimana su Carnival
- Un portavoce di Banco BPM ha ribadito che la banca proseguirà nella sua strategia stand alone, sottolineando che l’istituto non è interessato a operazioni di M&A