Market mover: l’agenda economica dal 13 al 17 novembre, la protagonista sarà l'inflazione USA

L’agenda economica della settimana che va dal 13 al 17 ottobre vedrà gli investitori concentrati sull’inflazione USA di novembre. Per il resto sono pochi i market mover da monitorare, in quanto si tratterà prevalentemente di rilevazioni finali che dovrebbero confermare quelle preliminari. Ecco gli appuntamenti da osservare:

Lunedì 13 novembre

  • Oggi non è previsto nessun dato macroeconomico di rilievo

Martedì 14 novembre

  • Oggi saranno rese note le rilevazioni in merito alla seconda lettura del PIL dell’Eurozona del 3° trimestre viste in linea con la precedente misurazione al -0,1% su base trimestrale.
  • Per la Germania ci si dovrà focalizzare sugli indici ZEW di novembre. Reuters si aspetta un dato sulle condizioni correnti a -76,7 punti (precedente a -79,9 punti), mentre quello sul sentiment economico a 5 punti (-1,1 punti a ottobre). Questi indicatori per la Germania derivano dai risultati dello ZEW Financial Market Test, dove oltre 300 esperti di banche, assicurazioni e dipartimenti finanziari di diverse aziende selezionate forniscono le valutazioni e le previsioni sull’economia tedesca e su altri temi (come inflazione, tassi di interesse, cambi e mercato azionario).
  • Il protagonista della giornata sarà però l’inflazione USA di ottobre. Su base annuale, Reuters vede la rilevazione headline allo 0,1 m/m%, meno dello 0,4% di settembre. Il dato depurato dagli elementi più volatili (cosiddetto core) è visto al 4,1% a/a, stabile rispetto al 4,1% precedente.

Mercoledì 15 novembre

  • Oggi il focus per l’inflazione sarà rivolto al Regno Unito: alle 8:00 si sapranno i numeri sul CPI di ottobre. Su base annuale, le attese Reuters vedono un dato al 4,8% (precedente 6,7%). La misurazione core è invece attesa al 5,8%, in calo sul 6,1% di settembre.
  • Per gli USA le attenzioni saranno sempre sui prezzi, in particolare con il PPI di ottobre, un indicatore dei prezzi pagati dai produttori per i beni di consumo e strumentali all’ingrosso. Il consensus vede una rilevazione m/m allo 0,1%.
  • I riflettori verranno poi puntati sul fronte dei consumi, con le vendite al dettaglio USA di ottobre viste in calo del -0,1%, rispetto al +0,7% di settembre.

Giovedì 16 novembre

  • Oggi il focus verrà rivolto totalmente agli Stati Uniti. In particolare, sulle richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana, viste da TradingEconomics in aumento da 217mila a 219mila unità. Successivamente si conoscerà la produzione industriale di ottobre, vista al -0,4% m/m rispetto allo 0,3% di settembre.
  • Infine, sarà pubblicata la rilevazione sull’indice del mercato immobiliare elaborato da NAHB/Wells Fargo, il quale misura il sentiment dei componenti dei costruttori di case unifamiliari, componenti della National Association of Home Builders. Questo dato solitamente è correlato con gli avvii di costruzioni di case unifamiliari

Venerdì 17 novembre

  • Oggi giornata con pochi appuntamenti macroeconomici. Si conosceranno i dati sull’inflazione dell’Eurozona di ottobre (finale), vista stabile al 2,9% e al 4,2% per la core rispetto alle misurazioni preliminari.
  • Per gli USA focus sull’avvio di nuove costruzioni abitative di ottobre, stimate da Reuters a 1,345 milioni di unità contro le 1,358 milioni di settembre.
Vediamo ora gli appuntamenti con gli esponenti di BCE e Fed attualmente previsti da Refinitiv:
  • Lunedì parlerà de Guindos per la BCE e Cook (votante) per la Fed;
  • Martedì sono attesi i discorsi Lane, Enria, Centeno ed Elderson per la BCE. Lato Fed focus sulle parole di Mester, Jefferson (votante) e Goolsbee (votante);
  • Mercoledì è prevista una dichiarazione di Barkin (non votante);
  • Giovedì dovrebbero parlare Centeno, Lagarde, Enria e de Guindos per la BCE, mentre per la Fed sono attese delle dichiarazioni di Mester (non votante), Waller (votante), Cook e Williams (votante);
  • Venerdì sono previste le dichiarazioni di Daly (non votante), Collins (non votante) e Goolsbee per la Fed e di Lagarde, Holzmann e Cipollone per la BCE.
 

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