Seppur con svariate difficoltà, i principali indici di Borsa europei e statunitensi sono riusciti a mettere a segno dei rialzi a settembre, segnando nuovi massimi relativi o storici. Cosa ci si potrebbe attendere per ottobre? Storicamente, quello appena iniziato tende ad essere positivo per le azioni, anche se è da considerare che dopo 5 mesi consecutivi di rialzi si potrebbero osservare delle vendite, specie considerando che a inizio novembre si terranno le elezioni presidenziali USA.
Vediamo i risultati del consueto studio sui soliti listini azionari. Le rilevazioni su S&P 500 e Dow Jones partono dal 1930, quelle sul NASDAQ 100 dal 1985, quelle sul FTSE Mib dal 1998, quelle sul DAX dal 1960 e quelle sul CAC 40 dal 1987. I dati sono stati reperiti da Bloomberg e Refinitiv.
Ottobre è stato positivo per l’S&P 500 nel 59,57% dei casi, con una variazione media del 4,14%. Quando negativa, la performance è stata del -4,24 medio, mentre la media generale si è attestata al +0,75%.
Il Dow Jones ha registrato un ottobre positivo nel 60,64% dei casi. La performance media è stata del 3,80%, quella con chiusura sotto la pari del -4,40% e quella generale del +0,57%
Dati simili per il NASDAQ 100, che storicamente ha chiuso questo mese in positivo nel 64,10% delle volte. La variazione media è stata del +6,35%, quella con close negativa del -6,46% e quella generale del +1,75%.
Guardando all’Europa, il FTSE Mib ha chiuso ottobre in positivo nel 69,23% dei casi con una variazione del 5,22% medio. La media nelle volte in cui la chiusura è stata negativa è del -6,47%, mentre quella generale del +1,62%.
Per il DAX la close sopra la pari si è verificata il 59,38% delle volte, con una variazione media del +5,05%. La media generale è del +0,84%, mentre quella con chiusura negativa del -5,44%.
Il CAC 40 ha chiuso ottobre in positivo nel 70,27% delle volte, con una performance media del +4,68%. La variazione media con close negativa è stata del -7,18%, mentre la performance media generale del +1,15%.