Decennale USA: cosa servirebbe per portare i rendimenti al 5%?
23 aprile 2024

Diversi analisti ritengono però che raggiungere questo target di yield sia difficile, in quanto servirebbe che il mercato non prezzasse nessun taglio dei tassi nel 2024 e iniziasse invece a pensare ad un incremento come una possibilità realistica.
🔷Jim Smigiel, CIO di SEI, ha affermato che non sarebbe sorpreso di vedere i rendimenti tornare al 5% anche con una prospettiva di taglio di tassi all’orizzonte. A creare margine di rialzo non sarebbe solo l’inflazione alta, ma anche le pressioni sul finanziamento del bilancio statunitense e per l’assenza di un premio a termine tra bond a lunga e breve scadenza.
🔷Jussi Hiljanen di SEB Research ritiene invece che l’asticella per il 5% è alta, in quanto servirebbero “nuovi fattori scatenanti”. Il mercato dovrebbe anche eliminare circa 40 punti base di tagli attualmente scontati per i prossimi 2 anni. Il decennale potrebbe arrivare al 4,80% e cancellare le attese di una riduzione da 25 punti base con una serie di altri dati economici forti. In questo quadro però, un aiuto a far scendere gli yield può arrivare dall’aumento delle tensioni in Medio Oriente, le quali potrebbero stimolare la domanda di beni rifugio.
🔷Michael Brown di Pepperstone ritiene che per tornare al 5% necessiterebbe di un ritorno della prospettiva di un aumento dei tassi, con il FOMC che dovrebbe iniziare a prendere in considerazione seriamente questa mossa, anche se ciò ad ora è distante. Mantenersi su questo livello di rendimento comporterebbe anche una revisione al rialzo delle stime del tasso neutrale e una riaccelerazione dei prezzi al consumo. Oltre a questo, il rendimento offerto attualmente è sufficientemente alto da invogliare gli acquisti.
🔷Chris Iggo, Presidente di AXA IM Investment Institute e CIO di AXA IM Core, afferma che un aumento significativo dei rendimenti obbligazionari in USA richiederebbe un rialzo del costo del denaro da parte della Fed e un incremento esplicito del tasso neutrale. Il decennale potrebbe dunque raggiungere il 5%/5,5% in un contesto caratterizzato anche da un’inflazione appiccicosa e da una richiesta di premio più alto da parte degli investitori per detenere debito a lunga scadenza.
Fonte: Wall Street Journal
Fonte immagine: Refinitiv
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