Gennaio: un altro mese positivo per gli indici europei e USA secondo la stagionalità

Dicembre 2023 si è rivelato un anno molto positivo per le azioni, confermando le statistiche. Cosa aspettarsi da gennaio? Come ogni mese abbiamo svolto lo studio sulla stagionalità utilizzando i dati Bloomberg e Refinitiv per i principali indici di Borsa di USA ed Eurozona. Le rilevazioni su S&P 500 e Dow Jones partono dal 1931, quelli del NASDAQ 100 dal 1985, quelli sul FTSE Mib dal 1998, quelli sul DAX dal 1959 e quelli sul CAC 40 dal 1986. Vediamo i risultati partendo come di consueto dagli USA.



Il primo mese dell’anno è stato positivo per l’S&P 500 nel 61,29% dei casi, con una variazione media del +4,19%. Nelle volte in cui la chiusura è stata negativa, la performance è stata mediamente del -3,78%. La media generale è stata invece del +1,11%.



Per quanto riguarda il Dow Jones, gennaio ha chiuso sopra la parità il 62,37% dei casi e con una variazione media del +3,66%. Le altre volte la performance è stata mediamente del -3,8%. La performance media è stata del +0,85%.



Rispetto a S&P 500 e Dow Jones, il NASDAQ 100 tende ad avere maggiori possibilità di chiudere un gennaio positivo, pari al 68,42%. La variazione media con chiusura positiva è stata del +6,10% e, negli altri casi, del -5,14%. La variazione generale è invece del +2,55%.



Anche per l’Europa gennaio tende ad essere positivo. Dal 1998, il FTSE Mib ha chiuso questo mese sopra la parità nel 57,69% delle volte con una variazione media del +5,67%. Negli altri casi, si è assistito ad un -,95% medio. La performance generale è stata invece del +1,18%.



Il DAX ha chiuso un gennaio positivo nel 62,5% delle volte con una variazione media del +4,67%. La performance negli altri casi è stata del -4,14%, mentre quella generale è stata mediamente del +1,37%.



Per il CAC 40 i dati sono leggermente meno favorevoli: il primo mese dell’anno tende a chiudere sopra la pari nel 55,56% con una variazione media del +4,98%. Negli altri casi la performance è stata mediamente del -5,12%. In generale la variazione è stata del +0,49%.

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