14 maggio 2021
Questa turbolenza sui titoli modaioli è da attribuire ai dati delle trimestrali? O all’inflazione e alle aspettative sui tassi? Il mercato sta valutando più la situazione economica che i risultati dei singoli titoli? Proviamo a guardare i dati. Abbiamo visto in un recente articolo l’interesse che l’investitore può avere nella correlazione dei rendimenti tra i titoli e il fatto che non sia sempre costante. In questo articolo voglio sottolineare il comportamento di alcuni dei titoli più di moda nell’ultimo anno, caratterizzati da grandi performance fino a febbraio 2021 e presenti in molti certificati, sia da soli che in basket:
In questo confronto ho inserito anche il Nasdaq (QQQ) come proxy del mercato tecnologico, in Italia investibile ad esempio attraverso l’etf EQQQ (IE0032077012). Iniziamo con la correlazione su dati giornalieri da maggio 2020 e vediamo che i titoli presentano tutti una bassa correlazione tra loro con valori massimi vicini a 0.4.
Come tutti abbiamo notato da Febbraio, l’andamento dai massimi non è stato proprio da titoli scarsamente correlati. Vediamo quindi la correlazione media da Febbraio 2021 e notiamo come tutti i valori siano aumentati. L’aumento di correlazione durante gli storni è abbastanza normale, e in questo caso ci conferma come il mercato stia sostanzialmente vendendo tutti i cavalli vincenti dell’anno passato senza curarsi troppo delle singole trimestrali.
Concludo allegando il confronto tra le correlazioni nei due periodi ordinate dalle più alte.
BYND si conferma tra le meno correlate, mentre NIO, PLUG e JUMIA sono nell’ultimo periodo le più correlate tra loro.
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