26 gennaio 2021
L'operazione che ha portato alla nascita della società Stellantis, tramite la fusione dei gruppi PSA - Peugeot S.A. e FCA - Fiat Chrysler Automobilesche, ha riacceso l'interesse dei risparmiatori sul settore automobilistico.
In quest'ottica un certificato interessante per investire in questo settore, assecondando le numerose richieste che mi sono giunte, potrebbe essere il "Maxi Cash Collect" emesso da BNP Paribas con isin NL0015443425 e costruito sui titoli Stellantis, Volkswagen e BMW.
Entrando nel dettaglio di questo prodotto, le principali caratteristiche sono:
-Questo certificato appartiene alla tipologia dei prodotti a “capitale condizionatamente protetto”
-L’obiettivo finanziario principale è quello di generare una “entrata periodica”
-Il nome commerciale è "Maxi cash collect"
-Il codice ISIN è NL0015443425
-L’emittente è BNP Paribas
-Il prezzo attuale del certificato è in area 98,40 euro e quindi quota sotto la pari, ossia ad un prezzo inferiore a 100 che è il valore nominale
-La scadenza naturale è prevista il 08/09/2023, a patto che non si verifichi l’opzione “autocall” di richiamo anticipato
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana, che è un mercato regolamentato, per cui può essere negoziato (acquistato e venduto) in tempo reale in qualsiasi momento
-Il sottostante è costituito dai titoli Stellantis, Volkswagen e Bmw
-Lo Strike (prezzo del sottostante al momento dell’emissione) è posto rispettivamente a 8,7408 euro per Stellantis , 65 per BMW e 150 per Volkswagen
-La barriera è “discreta” (attiva solo a scadenza) e profonda, dal momento che è posta al 50% del valore iniziale
-La barriera è posta rispettivamente a 4,3704 euro per Stellantis, 32,50 per BMW e 75 per Volkswagen
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole condizionate
-L'importo della cedola è del 1%
-La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale (potenziale rendimento cedolare annuo del 4%)
-Le cedole godono dell'effetto memoria per cui, se nel corso di una data di rilevazione non si verifica la condizione per il pagamento della cedola, quest'ultima non è persa ma può essere recuperata e pagata in futuro, qualora si verifichi nuovamente la condizione per l'erogazione della cedola
-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla prima data di rilevazione (marzo 2021)
-Le cedole e le eventuali plusvalenze (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzate per recuperare eventuali minusvalenze pregresse
Passiamo adesso all’analisi della struttura del certificato
Acquistando questo certificato, in occasione della prossima data di rilevazione (08/03/2021), ci si ritroverà di fronte a 3 scenari:
-il prezzo di tutti e tre i sottostanti è superiore al valore del rispettivo Stike: in questo caso si attiva l’opzione autocall per cui il certificato mantiene la protezione del capitale e rimborsa in anticipo rispetto alla naturale scadenza.
Entrando nello specifico, il certificato rimborserà 100 euro e in più pagherà la cedola del 1%.
-il prezzo di tutti e tre i sottostanti è superiore al valore della rispettiva Barriera ma almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore al rispettivo Strike: in questo caso il certificato pagherà la cedola del 1%, resterà in vita e si andrà alla successiva data di rilevazione.
-il prezzo di almeno uno dei tre sottostanti è inferiore al valore della Barriera: in questo caso, non si incasserà la cedola e si andrà alla data di rilevazione successiva.
Attenzione però ad un dettaglio fondamentale: la cedola è ad "effetto memoria" e questo significa che, in caso di mancato pagamento, la cedola non sarà persa ma potrà essere recuperata in futuro, nel caso in cui in una successiva data di rilevazione il prezzo del sottostante sia nuovamente superiore al valore della barriera.
Salvo richiamo anticipato (attivazione dell'opzione autocall), questo scenario si verificherà ad ogni data di rilevazione fino alla scadenza nel settembre 2023.
Nel caso in cui il certificato non sia rimborsato in anticipo (opzione autocall), a scadenza un investitore si troverà di fronte a 2 scenari:
-il prezzo di tutti e tre i sottostanti è uguale o superiore al valore della Barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione, rimborsa 100 euro e paga l’ultima cedola del 1%.
-il prezzo anche solo di uno dei tre sottostanti è inferiore al valore della barriera: in questo caso il certificato perde la protezione e il certificato rimborsa la performance negativa del sottostante che ha registrato l'andamento peggiore.
Nel caso specifico, il prezzo di rimborso del certificato sarà calcolato attraverso la formula (prezzo finale / strike) * 100.
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Buon investing!
Gabriele
Fonte: http://www.bellelli.biz/blog/5839-un-certificato-per-investire-nel-settore-automobilistico
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