Un possibile sostituto per il XS2463717681: Pro e Contro dell'acquisto di un Certificato Callable

Nell’ultimo anno il certificato che più ho sovrappesato nel mio portafoglio in certificati, con ben 9 ingressi, è stato il XS2463717681, un Memory Cash Collect Callable di Barclays su Intesa, Unicredit, BPM e Ferrari con barriera premio e capitale al 55% e premio dell’1,26% al mese (15,12% p.a.).
Il certificato, nonostante i sottostanti siano ampiamente sopra la pari (vedi immagine di seguito – Fonte: CedLab PRO) non è stato ancora richiamato e chi l’ha acquistato all’emissione ha già incassato ben 10 premi per un totale di 12,6 euro solo di flusso cedolare per ogni certificato acquistato.


Fonte: CedLab PRO

Questa posizione costituisce le fondamenta del mio portafoglio difensivo (https://t.me/ObiettivoResilienza) e grazie al forte flusso cedolare e al bassissimo livello di rischio (sono mesi che tutti i sottostanti sono ampiamente sopra la pari) ha permesso al mio portafoglio difensivo in certificati di essere resiliente ossia di avere un andamento stabile e crescente nonostante qualche vecchia posizione scivolasse in leggera perdita. Per approfondire il concetto di resilienza nei certificati: https://youtu.be/36X_lwn8hgA.

In effetti, come abbiamo visto nell’ultimo webinar, il mio portafoglio difensivo “Obiettivo Resilienza” (che ricordo essere pubblico da novembre 2021 con tutte le operazioni in perdita e guadagno segnalate sul canale telegram https://t.me/ObiettivoResilienza) ha realizzato un 12% annuo circa, con una media (aritmetica) di performance del +17% annualizzato per le 75 operazioni chiuse e del +14% annualizzato per le 39 operazioni aperte

Tornando al 681, ad oggi, purtroppo, il certificato non è più interessante. Si acquista a 101,3 euro e, in caso di richiamo, il certificato rimborsa 101,26 quindi si perderebbero soldi se lo si acquistasse oggi e fosse richiamato a fine mese. Per chi ce l’ha in portafoglio non ha senso venderlo perché non si ha la certezza del richiamo e, se non dovesse essere richiamato, continuerebbe a pagare cedole alte con un rischio basso.

Considerando che il richiamo potrebbe essere vicino, nelle ultime settimane, armata di CedLab PRO, ho cercato una posizione che potesse sostituirlo con un connubio rischio-rendimento simile, anche perché in tantissimi mi chiedete sempre dei certificati con cui sostituire la posizione nel caso di richiamo.
Qualche posizione interessante simile negli ultimi mesi l’ho trovata ma nessuna aveva quelle caratteristiche di resilienza del vecchio 681. Inoltre, in un momento di mercato come questo in cui la volatilità del mercato è bassa i vecchi certificati si acquistano “a premio”, tutti i potenziali sostituti che più si avvicinano come livello di rischio al vecchio 681 sono avviati in autocall e hanno un rendimento residuo scarso (delle volte addirittura negativo!).

C’è un solo certificato che emerge come interessante e secondo me potrebbe essere il degno sostituto del 681: il XS2648316102. Si tratta di un Memory Cash Collect Callable di Barclays su Unicredit, Banco BPM e Ferrari. Il certificato presenta una barriera premio e capitale al 50%. Paga un premio di 1,2 euro al mese (14,4% p.a.), leggermente meno del 681 (15,12% p.a.) tuttavia, rispetto al 681, abbiamo un sottostante in meno (Intesa).

Il certificato è callable a partire da fine aprile quindi ci sono almeno 5 premi da prendere: il minimo rimborso è pari a 106 euro.
Oggi si acquista a 100,50 euro e paga il prossimo premio tra circa 2 settimane (29 dicembre) quindi considerando che manca metà mese allo stacco del premio è come se lo si acquistasse sulla pari.

Se dovesse essere richiamato alla prima data possibile (il 30/04/24), il certificato rimborserebbe 106 euro per un rendimento del 5,5% circa in 4 mesi e mezzo (14,6% annualizzato).
Se dovesse arrivare a scadenza (02/11/26), il certificato rimborserebbe 143,2 euro per un rendimento del 42,5% in meno di 3 anni (14,4% annualizzato).
Il bello di questo certificato e che lo rende un “degno sostituto” del 681 è il fatto che tutti i sottostanti sono già sopra la pari: Unicredit e BPM a +6% e Ferrari a +20% (vedi immagine di seguito – Fonte: CedLab PRO)


Fonte: CedLab PRO

Dunque, acquistando oggi, si ha già Ferrari molto sopra la pari e sul certificato “comandano” due azioni molto correlate: Banco BPM e Unicredit.

Certificati Callable o Autocallable? Questo è il dilemma!


I certificati callable hanno pro e contro: la decisione sul richiamo anticipato o meno viene presa discrezionalmente dall’emittente quindi l’investitore conosce la durata minima e massima del suo investimento ma non può prevedere quando il certificato sarà richiamato perché non viene richiamato sulla base di condizioni predeterminate (come nel caso dei certificati autocallable) ma sulla base di una scelta discrezionale dell’emittente. 

Generalmente i certificati callable tendono ad avere un prezzo a sconto (o offrono maggiore rendimento) proprio perché c’è questa incertezza sul richiamo e vengono richiamati solo se i sottostanti sono ampiamente sopra la pari.  

Per queste ragioni tendono ad essere molto interessanti in diversi scenari:
  • Se prevedo un trend di rialzo o laterale dei sottostanti: in questo caso i callable hanno meno probabilità di essere richiamati rispetto ai certificati non callable;
  • Se prevedo un taglio dei tassi entro la scadenza: in questo caso il richiamo è più probabile perché il rendimento del certificato diventa “troppo alto” e l’emittente ha interesse a richiamare anche se i sottostanti dovessero essere sotto la pari.

I callable sono dei certificati che hanno, a parità di altre condizioni, una volatilità di prezzo maggiore perché il richiamo non è scontato e si modifica nel tempo, ma a fronte di questo maggiore rischio offrono anche un rendimento maggiore (sia sottoforma di flusso cedolare che di sconto di prezzo sul valore nominale) quindi con il passare del tempo liberano sempre più liquidità e offrono maggiore stabilità al portafoglio.

Ad esempio, un certificato comparabile al XS2648316102 per livello di prezzo, sottostanti e buffer a barriera potrebbe essere il XS2395036085, Memory Cash Collect su BPM e Unicredit di Societe Generale con barriera premio e capitale al 55% (buffer attuale al 53%, identico al XS2648316102). Il certificato ha un valore nominale di 20mila euro quindi poco accessibile ai portafogli più piccoli ma è interessante per fare una comparazione. Si compra al 101,2% del valore nominale e paga un premio dello 0.97% al mese (primo autocall ad aprile 2024). Qui il rimborso in caso di autocall è pari al 104,85% (il premio di dicembre è incluso) per un rendimento del 3,6% in circa 4 mesi (10,8% p.a.).

I due certificati sono quindi comparabili. Vediamo i due scenari principali per capire i punti di forza dei certificati callable “efficienti” come il XS2648316102.

Se i sottostanti rimangono dove sono (e ipotizziamo il richiamo per il XS2648316102), il XS2648316102 rimborsa a fine aprile il 106% mentre il XS2395036085 rimborsa a metà aprile 104,85%. In questo scenario, il rendimento è chiaramente a favore del XS2648316102 sia per il maggiore flusso cedolare che per prezzo di acquisto più basso.

Se il XS2648316102 non dovesse essere richiamato, come il 681 garantirà un elevato flusso cedolare con rischio estremamente contenuto e mentre avrò il problema di dover sostituire la posizione del XS2395036085 andato in autocall. Dunque acquistando il XS2648316102 rimango investita su un prodotto con basso rischio ed alto rendimento che rimane resiliente.

Se domani i sottostanti dovessero stornare (ad esempio di un 20%), al di là della perdita “mark to market” che sarà comparabile perché entrambi avrebbero il worst-of sotto la pari, con il XS2648316102 ho una maggiore probabilità tornare in gain più velocemente perché ho un flusso cedolare nettamente più alto (precisamente dello 0,23% al mese) che andrà ad abbassare il mio prezzo di carico, facendomi tornare velocemente in gain.

Ad esempio se entrambi i certificati dovessero perdere il 5% del loro valore nominale, ci metterò circa 5 mesi a recuperare la perdita sullo 085 e circa 4 mesi a recuperare la perdita sul 102. Se entrambi i certificati dovessero perdere il 15% del loro valore nominale ci metterò circa 15 mesi e mezzo a recuperare la perdita sullo 085 e circa 12 mesi e mezzo a recuperare la perdita sul 102. Insomma un flusso cedolare maggiore mi permette di aumentare il rendimento e ridurre le perdite.

In realtà a fronte della stessa perdita del sottostante i certificati non si muoveranno nello stesso modo: il prezzo del certificato con flusso cedolare maggiore sarà più stabile (resiliente) perché il valore futuro (se non viene violata la barriera a scadenza) sarà più elevato. Infatti lo 085 a scadenza paga il 113,58% mentre il 102 a scadenza paga il 143,2% (se la scadenza fosse la medesima pagherebbe 116,8%). Dato che il prezzo di un certificato è la media attualizzata dei valori futuri a scadenza nei diversi scenari, media pesata per la probabilità di accadimento dei diversi scenari, è chiaro che se il valore futuro è maggiore il prezzo sarà maggiore. La volatilità nella probabilità degli scenari mitiga questo elemento e rende il prezzo (e quindi il rendimento) più competitivo.

In altre parole, ha senso investire su un certificato callable su sottostanti stabili quando avere la callability garantisce un rendimento più alto e per più tempo, a parità di altre condizioni. Questi sono i cosiddetti certificati “efficienti”, seguendo la definizione di investimento efficiente e certificato efficiente data in questo webinar: https://youtu.be/5PCsp4PZD5w.
 

Prossimo Webinar e Corso Accelerato sulle Obbligazioni

Faremo un focus sui certificati callable, analizzando in quali scenari e contesti sono più interessanti, nel prossimo webinar della serie “Investire con Francesca Fossatelli”, in diretta venerdì alle ore 11.

Vi ricordo inoltre che a breve sarà disponibile sul nostro canale YouTube il mio “regalo di Natale” per tutti voi: il corso accelerato sulle obbligazioni. Per seguire il corso puoi iscriverti gratuitamente sul nostro canale YouTube https://www.youtube.com/@freefinancebiz

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