Dai verbali dell’ultima riunione della Fed emerge come ci sia stata una sostanziale maggioranza che ha sostenuto il taglio da 50 punti base, ma è stato sottolineato che una mossa del genere non avrebbe impegnato l’istituto centrale ad un particolare ritmo di riduzione futuro.
I partecipanti alla riunione hanno osservato che la riduzione avrebbe allineato meglio l’orientamento della politica monetaria agli ultimi dati su inflazione e mercato del lavoro. Alcuni funzionari avrebbero preferito un taglio da 25 punti base. In generale, dalle minutes si osserva un ampio dibattito intorno alla decisione di settembre.
È stato comunicato che la decisione non è un segnale di prospettive economiche meno favorevoli. In ogni caso c’è una generale preoccupazione in merito al mercato del lavoro (che ha portato ad un ridimensionamento delle proiezioni di crescita economica), soprattutto visto l’aumento della disoccupazione e le letture deboli di inflazione e occupazione di luglio e agosto.
In generale la riduzione dei tassi può continuare fintanto che le pressioni sui prezzi continueranno a scendere. Sul tema del bilancio, diversi esponenti hanno discusso dell’importanza di comunicare che il quantitative tightening dovrebbe continuare per un certo periodo di tempo, anche a dispetto dell’abbassamento del costo del denaro.