Il Diario del Trading di Luca Padovan - settimana 3-7 maggio

L’ottava appena trascorsa ha visto l’uscita dei dati relativi agli utili delle Big Tech Usa.

I dati comunicati hanno fortemente evidenziato come negli ultimi 12 mesi ci sia stato un balzo in avanti nella digitalizzazione, le Big Tech fanno sempre più parte delle nostre vite.

A conferma di ciò gli utili delle sei principali aziende Tech americane, Amazon-Apple-Facebook-Google-Microsoft-Netflix, hanno raggiunto quota 76 miliardi di dollari aggregati nel primo trimestre 2021, doppiando il dato relativo allo stesso periodo del 2020.

L’indice Nasdaq, rappresentativo dei Big Tech, di conseguenza ha raggiunto il suo massimo storico a 14.064 appena prima dell’apertura di giovedì 29 per poi stornare come il resto degli indici negli ultime due giornate di contrattazione.

É interessante vedere come il mercato faccia spesso l’opposto di quanto potrebbe essere scontato e intuibile.

Per esempio questa settimana, giovedì nella fattispecie, abbiamo avuto l’uscita di ottimi utili per le Big Tech e ancor di più il dato sul PIL Usa oltre le aspettative e questo ha dato origine al leggero storno che ha portato gli indici principali a chiudere in rossa l’ottava.

Contemporaneamente abbiamo visto un cambio di direzione di discreta intensità sul fronte del cross Euro-Dollaro che ha parzialmente annullato i rialzi delle ultime settimane tornando sul livello chiave di 1,20.

Settimana molto positiva invece per tutto il mondo Crypto; abbiamo lasciato il bitcoin a quota 48.000 USD e lo troviamo ora oltre i 57.000 USD, ma Ether ed altre Crypto hanno fatto ancora meglio raggiungendo i massimi storici o di periodo.

Il trading è qualcosa che fa riferimento a operazioni veloci e di breve periodo, per alcuni qualche minuto per altri alcuni giorni/settimane, ma comunque non può prescindere da un’analisi macro economica che ovviamente interessa anche gli investimenti di lungo periodo.

Cosa vedo oggi sui mercati:

  • Azionario sui massimi, un po’ più stanco in Europa rispetto all’America.
  • Obbligazionario in calo, leggera ripresa dei tassi in Europa e stop dell’innalzamento dei tassi in USA (almeno per il momento)
  • Commodity in forte ripresa, principalmente sui metalli industriali
  • Crypto in fase di espansione

La mia deduzione è che siamo di fronte alla prima fase di innesco inflativo, ma ad oggi ancora non possiamo sapere se governi e banche centrali saranno in grado di calmierarla o se la grande spinta attuata dall’espansiva politica monetaria e di sussidio dei governi diventi poi difficile da frenare o invertire in corso d’opera. Inoltre la guerra con il Covid-19 non è ancora vinta e questa variabile non è attualmente prezzata.

Venendo alla pratica, l’operativà nell’ottava appena conclusa si è rivelata profittevole anche se alcune operazioni non hanno raggiunto il target prefissato.

Nel dettaglio:

  • Long EurUsd: ero arrivato ad una figura di profit ma ho chiuso con uno stop in profitto a 1.21 dopo aver toccato 1.215 entrando a 1.205
  • Long Dax in scalping mattutino: profitto 4 giornate su 5, circa 120 punti netti.
  • Ho venduto oltre i 55.000 usd l’acquisto in Bitcoin fatto venerdì 23 e attualmente detengo ancora i due long fatti a 55.000 e a 60.000

Per la settimana entrante:

  • Bitcoin: per le operazioni aperte target 67.000. in caso di storno buy a 47.000
  • EurUsd: Long a 1.19500 operazione multiday, stop a 1.19100 e target 1.2100
  • Dax: Long in scalping, come la settimana precedente. 30-50 punti in giornate di bassa volatilità, 100 punti in quelle più dinamiche e stop simile. Rapporto rischio/rendimento 1 a 1 perché uno stop troppo stretto in queste situazioni aumenterebbe sensibilmente la probabilità di toccare spesso lo stop.

Questo è quanto ho deciso di fare per la settimana del 3 Maggio tenendo in considerazione il costante monitoraggio delle correlazioni con i maggiori indici, titoli di stato, tassi di cambio e le principali materie prime.

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