Il caso di Directa SIM: quali implicazioni per i correntisti?

Una settimana fa è uscita la notizia che la procura di Torino ha prorogato le indagini preliminari su Directa SIM per abusivismo bancario e falso in bilancio
 
Sembrerebbe che Directa abbia agito come una piccola banca: raccoglieva liquidità da banche in salute sottoforma di depositi sui quali venivano pagati degli interessi e depositava quella stessa liquidità in istituti di credito in difficoltà che faticavano a raccogliere liquidità altrove. Questo tipo di attività sembra essere molto simile ad una tipica attività bancaria e Directa, essendo una SIM, non sarebbe stata autorizzata a farlo.
 
La notizia di una settimana fa non è una novità: nel 2021 Banca d’Italia aveva sanzionato Directa per 30mila euro proprio per queste pratiche e sembra essere stata proprio la Banca D’Italia nel 2023 a trasmettere la relazione alla Consob e alla procura di Torino. Quest’ultima ha deciso di prorogare le indagini: questa è la notizia della scorsa settimana che sembra aver scatenato il “panico” tra molti investitori.
 
In effetti ho ricevuto tante e-mail nell’ultima settimana in merito a questa situazione, non ne ho parlato negli scorsi giorni proprio perché non ritengo che questa notizia possa effettivamente avere un impatto sulla società ma volevo analizzare con voi i fatti così che ognuno possa trarre le sue conclusioni.
 
Come sempre il nostro compito non è quello di capire se Directa ha violato le norme o meno (anche perché non abbiamo abbastanza informazioni per farlo) ma capire quali sono gli scenari negativi e quali sarebbero le implicazioni per noi correntisti e investitori negli scenari negativi.
 
Non sono un’esperta legale ma come sempre è sufficiente andare a vedere la regolamentazione per comprendere le conseguenze di questa vicenda. 
 
Il falso in bilancio è un reato punito con la reclusione da 1 a 5 anni quando amministratori o dirigenti di una società non quotata in borsa redigono un bilancio con dati non reali allo scopo di creare un vantaggio per sé o altri, da 3 a 8 anni in caso di false comunicazioni sociali delle società quotate in borsa.
 
Secondo il TUB, l'abusivismo bancario è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa che può variare da 2.065 a 10.329 euro. Le pene possono essere aumentate se l'attività ha causato danni significativi a terzi o se c'è stata una reiterazione del comportamento illecito.
 
Pertanto, l’eventuale multa sarebbe irrisoria e non in grado di compromettere le attività di Directa, la cui market cap è di oltre 60 milioni di euro. 
 
Nelle indagini potrebbero chiaramente emergere nuovi illeciti di cui oggi non siamo a conoscenza ma comunque la domanda da porsi è se gli illeciti ad oggi noti (o potenziali) possano veramente determinare pregiudizio alla società. Un elemento che dimostra che non si stimano problemi significativi è l’andamento del titolo che non ha praticamente risentito della vicenda. Se la notizia fosse stata rilevante avremmo assistito una forte correzione.
 
Directa a mio parere è uno dei migliori broker con cui negoziare certificati e, come spiegato anche in questo webinar in cui avevamo analizzato il conto Directa, in caso di fallimento della società, come riportato dal sito di Directa, tutti i risparmi investiti in strumenti finanziari “restano in ogni caso di proprietà dei singoli intestatari e nell'eventualità di fallimento o chiusura di Directa verranno semplicemente trasferiti su altro deposito titoli dagli stessi indicato”.
 
Inoltre sia la liquidità che i titoli sono depositatati su un conto terzi, ad ulteriore garanzia per il correntista. In ultimo, la liquidità è garantita fino a 20mila euro dal Fondo Nazionale di Garanzia, a cui Directa aderisce. 
 
Pertanto, come detto anche nel webinar, in modo precauzionale può aver senso non avere una liquidità maggiore di 20mila euro sul conto Directa (così come non tenere una liquidità maggiore di 100mila euro sui conti bancari).
 
Aggiungo inoltre che, a mio parere, non ha alcun senso lasciare la liquidità su un conto che non viene remunerato: è un rischio che ci prendiamo senza alcun guadagno. Il conto Directa non remunera la liquidità, quindi, non ha alcun senso avere la liquidità sul conto a meno che non la si vuole negoziare nel giro di qualche giorno (anche perché con Directa si possono trasferire i soldi anche con bonifico istantaneo). Come ripetuto tantissime volte negli ultimi anni, è sempre bene tenere la propria liquidità in un conto deposito flessibile, ben remunerato, mentre si aspetta di investirla, così da ottimizzare la remunerazione sui propri risparmi.
Tutti questi ragionamenti erano già stati fatti nel webinar dedicato e sono quindi indipendenti dalla vicenda.
 
In generale ricordiamoci sempre di leggere le notizie e analizzarle oggettivamente perché farsi prendere dall’emotività può portare solo ad essere investitori poco efficienti.

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