S&P 500 al test della death cross: c'è da preoccuparsi?

Dopo oltre 3 anni, l’S&P 500 ha dato vita ad un segnale chiamato “death cross”, che si verifica quando la media mobile a 50 giorni scende sotto a quella a 200 giorni.

Fonte immagine: Bloomberg

 

Questo segnale però solitamente appare in ritardo, quando buona parte dei ribassi sono già stati fatti. La psicologia dei trader.

Per vedere cosa succede, abbiamo osservato i dati dal 1929 sfruttando il database Bloomberg e calcolando la performance media e mediana a 1, 3 e 6 mesi per rispondere alla domanda: bisogna davvero spaventarsi?

Innanzitutto, abbiamo individuato 50 eventi, di cui 12 avvenuti dal 2000.

La performance media a 1 mese è del -0,49%, quella a 3 mesi del +2,93% e quella a 6 mesi del +3,99%. Le variazioni mediane sono rispettivamente del -0,96%, +0,26% e +1,69%.

Osservando i dati, sembra quindi che questo segnale non sia così negativo come il suo nome può far credere.

Cosa succede con la Golden Cross

Abbiamo poi osservato cosa avviene nei casi opposti, ossia quando la media a 50 giorni supera quella a 200 giorni: questo fenomeno si chiama Golden Cross.

A differenza della sua versione bearish, i dati mostrano che questo nome è decisamente più azzeccato: la performance media a 1 mese è del +1,68%, quella a 3 mesi è del +3,74% e quella a 6 mesi è del +3,79%. Le variazioni mediane sono invece del +1,36%, +3,79% e +5%.

 

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