Dichiarazioni Mester, Barkin e Goolsbee (Fed) su tagli dei tassi e inflazione

🔷Per Loretta Mester, Presidente della Fed di Cleveland, il difficile percorso di discesa dell’inflazione evidenzia come un taglio dei tassi a marzo potrebbe essere prematuro. Mester ritiene che per abbassare il costo del denaro sarà necessario vedere nuove prove: si dovranno osservare maggiori progressi nel rallentamento degli aumenti salariali e da alcune componenti come quelle relative a beni e ai costi abitativi. La Governatrice della Fed di Cleveland ha detto che ci sono dei rischi per lo scenario di soft landing e che sarà necessario discutere quando rallentare il ritmo del quantitative tightening.

🔷Il Presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha evidenziato che il dato sull’inflazione USA di dicembre non ha chiarito molto il percorso dei prezzi per i funzionari della Federal Reserve. Barkin ha affermato che l’ultima rilevazione è stata più o meno in linea con le attese e ha messo in luce lo scollamento tra l’andamento della componente abitativa e di quella dei servizi. Per quanto riguarda i beni invece, i progressi sono stati incoraggianti e potranno continuare. L’esponente del board della Fed ha detto che non sarebbe sorpreso se ci volesse del tempo perché le aspettative di inflazione convergano verso il target del 2% e se il PCE core rimanesse in un range consistente al target, come ha fatto negli ultimi 6 mesi.

🔷Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha giudicato in modo molto positivo la discesa dell’inflazione del 2023, che se dovesse continuare aprirà la strada ad un taglio dei tassi nel 2024. Per il ritmo di riduzione però, sarà necessario vedere ulteriori dati. Commentando i dati sull’inflazione USA di dicembre, Goolsbee ha affermato che la lettura è stata abbastanza in linea con quella attesa e potrebbe avere implicazioni limitate per il raggiungimento dell’obiettivo della Fed. Oltre a ciò, altri dati mostrano una discesa degli affitti, elemento che potrebbe abbassare i prezzi nel complesso. L’esponente del board della Fed ritiene che ci si trovi ancora nel “golden path” in cui si può abbassare l’indice dei prezzi al consumo senza un incremento deciso della disoccupazione. Tuttavia ci sono dei rischi per questo percorso, come la persistenza dell’inflazione abitativa o dei nuovi shock sul fronte dell’offerta. Oltre a questo, un altro pericolo è che la politica monetaria rimanga troppo rigida per troppo tempo.

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