Il comportamento dei Bond davanti alla guerra

In un precedente articolo su Freefinance si parlava dei rischi delle obbligazioni.

  • Rischio di tasso
  • Rischio valuta
  • Rischio di credito

Negli ultimi mesi ci si è concentrati sul rischio tassi o meglio sull’aumento dei tassi e relativa discesa di prezzi delle obbligazioni. L’attacco Russo ha riportato alla ribalta gli altri 2 rischi.

I Bond americani

In questo articolo su Freefinance riguardo all’aumento dei tassi negli USA si è parlato di diversi ETF long e short sui t-bond (e di certificati su ETF). Nel grafico si vede l’effetto flight to quality sui bond USA (ETF quotati sul Nasdaq, senza effetto cambio) con la discesa di TBT (ETF short sui bond lunghi, in arancione).

I bond dei paesi emergenti

Sempre nell’articolo sui rischi obbligazionari citavo il VanEck Vectors Emerging Markets High Yield Bond (HYEM: IE00BF541080, un approfondimento sull’etf lo trovate qui). 

Questa categoria di bond (Corporate HY EME) è una di quelle più rischiose e nell’ultimo mese ha perso circa il 5% (al momento la Russia pesa ancora per l’1,7%). Il fondo ha perso più del 10% in USD ma l’apprezzamento del dollaro sull’euro ha permesso di contenere le perdite. Ricordo che il rischio tassi è ridotto in questo prodotto vista la duration molto bassa.

Parliamo ora dei bond emergenti in valuta locale (senza entrare nel merito dell’investimento diretto in obbligazioni in rubli). L’ETF di riferimento per investire nei bond governativi in valuta locale di paesi emergenti è l’iShares J.P. Morgan EM Local Government Bond UCITS ETF ( SEML: IE00B5M4WH52) che, ad oggi, non mostra esposizione sulla Russia, ma che, sebbene sia un governativo, ha sofferto come l’HighYield (in USD). 

Goldman Sachs riporta che: "Le sanzioni applicate dai governi occidentali in risposta all'invasione potrebbero avere implicazioni negative per il biglietto verde a lungo termine. Sebbene riteniamo che il ruolo internazionale del dollaro non cambierà dall'oggi al domani, c'è il rischio che sanzioni aggressive alla Russia… incoraggino altri paesi a diversificare le riserve valutarie… Poiché anche i governi europei hanno partecipato alle sanzioni russe, il principale beneficiario sarà probabilmente il CNY (Yuan Cinese)…”

Proprio dello Yuan e in particolare degli ETF obbligazionari in CNY parlavo in questo articolo come prodotto da considerare più nella parte sicura che in quella speculativa del portafoglio.

Tra gli ETF visti nell’articolo abbiamo il Goldman Sachs Access China Government Bond (CBND: IE00BJSBCS90). Qui l’andamento su Milano dei 3 ETF: HYEM, SEML e CBND. 

Netta la differenza di comportamento dal 24 febbraio dei 3 ETF che permette di sottolineare come ci siano forti differenze nel mondo obbligazionario anche a livello di paesi emergenti e come la narrativa sui tassi di interesse non debba far dimenticare gli altri fattori di rischio e rendimento.

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