05 ottobre 2023
Quanto manca per una recessione negli USA? BCA Research ricorda che un indicatore per segnalare l’avvio di una recessione negli Stati Uniti è la regola di Sahm (da Claudia Sahm, che era una dei componenti del board della Fed), la quale vede l’avvio di questo fenomeno quando la media a 3 mesi del tasso di disoccupazione aumenta di almeno 0,5 punti percentuali rispetto al minimo dei 12 mesi precedenti. Storicamente, anche un piccolo aumento della disoccupazione come quello dello 0,5% si verifica solo durante o subito dopo una recessione. Nel corso di questo fenomeno poi, il tasso di disoccupazione è cresciuto di almeno il 2%. Considerando queste premesse, appare che le previsioni della Federal Reserve relative a un aumento della disoccupazione di solo l’1% sembrano impossibili. Tornando al segnale, nelle ultime 8 recessioni la Sahm Rule si è attivata tra 1 e 4 mesi dopo l’inizio ufficiale dell’evento e comunque molto prima dell’avvio identificato dal National Bureau of Economic Research.
Inoltre, non ha generato falsi negativi e un solo falso positivo nel 1959. Tuttavia, il principale difetto (citato dalla stessa Sahm) è che le informazioni contenute nel tasso di disoccupazione hanno poche componenti cicliche. Un miglioramento arriva dalla regola di Joshi, che identifica una recessione quando la media mobile a 3 mesi del tasso di disoccupazione relativo a chi ha perso il lavoro e non è in cassa integrazione sale dello 0,2% rispetto ai minimi dell’anno prima. Nel 1980 e nel 2021 le recessioni sono state identificate senza ritardi, mentre quella del 2007 è stata anticipata. Dove ci troviamo ora? Per il momento la regola di Sahm si trova a 0,13, mentre quella di Joshi a 0,11. Per attivare la prima il tasso di disoccupazione dovrebbe salire al 4,4%, mentre la variazione di chi perde il lavoro e non è in cassa integrazione dovrebbe salire dall’1,27% all’1,49%. Gli analisti ritengono che entro fine anno questo segnale possa attivarsi.
Ma come guardare a queste regole sulle azioni? Lo studio di BCA mostra che, considerato il ritardo nella pubblicazione dei dati, queste regole possono essere sfruttate per sottopesare le azioni nel breve periodo (intorno ai 3 mesi) e nel più lungo periodo (tra i 6 e i 12 mesi) per le recessioni più dilatate nel tempo.
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