Le principali banche italiane venerdì hanno mostrato un po' di nervosismo con una leggera correzione che “ha risvegliato” alcuni certificati. Personalmente
ne ho approfittato per acquistare “basso” un certificato che ritengo ottimo come connubio rischio-rendimento, il
XS2648301682, un Memory Cash Collect con effetto airbag su
Eni, Unicredit, BPM e Stellantis di Barclays con barriera di protezione del capitale, barriera premio e strike al 50%, premio dell’1% al mese (12% p.a). Il certificato ha un minimo rimborso a 104 euro e Eni su strike, BPM a +35%, Stellantis a +44% e Unicredit a +53%.
Oggi il certificato è più costoso (prezzo di acquisto: 101,23) e ho ricevuto diverse richieste di analisi dei certificati con effetto airbag su blue chip italiane quindi, armata di CedLab PRO e FreeFinance PRO, sono andata ad analizzare tutti i certificati di investimento con premio periodico che avessero nel basket una blue chip italiana e sono andata a eliminare pian piano tutti i certificati con sottostanti volatili, con buffer da barriera troppo bassa e con rendimento annualizzato residuo troppo basso. Ho eliminato anche i certificati non competitivi ossia che mostravano un connubio rischio-rendimento nettamente peggiore rispetto alla maggior parte dei certificati presenti sul mercato.
Certificati RESILIENTI ed Effetto Airbag
Mi sono quindi focalizzata solo sui certificati con effetto airbag.
L’effetto airbag è un’opzione molto protettiva che si attiva solo nel peggiore degli scenari ossia se il sottostante worst-of a scadenza è in violazione della barriera. In questo caso la perdita non si calcolerà dai valori di partenza, come per i normali cash collect, ma da un valore più basso, generalmente coincidente con la barriera. È un effetto particolarmente rilevante da avere su sottostanti che potrebbero essere vicini ad una correzione.In effetti, come abbiamo visto nell’
ultimo webinar, iniziano ad essere pubblicate le
prime ricerche di banche d’affari importanti con view ribassista sul mercato italiano dunque una (sana) correzione potrebbe essere all’orizzonte.
Per questo è importante investire in
certificati resilienti che quindi terranno bene il prezzo in caso di correzione dei sottostanti e l’effetto airbag (combinato ad altre caratteristiche dei certificati) è uno degli effetti che contribuisce a rendere il certificato più resiliente. Investire in
certificati resilienti non significa rinunciare al rendimento perché ci sono giorni in cui anche i certificati resilienti si possono acquistare con alto rendimento (si vedano le mie ultime operazioni di acquisto sul mio portafoglio
Obiettivo Resilienza) ma
ci permette di poter uscire “illesi” in caso di forte correzione ed eventualmente aumentare il rischio.
In altre parole, se io oggi investo in un certificato resiliente a 100 e domani il sottostante scende del 20%, probabilmente potrò rivendere sui 94-95 euro. Se avrò preso qualche premio la mia perdita sarà davvero limitata. A quel punto potrei uscire dal certificato resiliente e acquistare un certificato più aggressivo che sicuramente sarà sceso di più (che magari trovo ad un prezzo di circa 85 euro) oppure investire su una nuova emissione con barriere più basse e premio nettamente più elevato. Per approfondire il concetto di resilienza vi rimando a
questo webinar.
Personalmente
mi sto “rifugiando” sui certificati resilienti. Di seguito riporto i miei ultimi acquisti su blue chip italiane (da gennaio, ordinati per data di acquisto) dove vediamo appunto che
la maggior parte hanno proprio l’effetto airbag e, dove non c’è l’effetto airbag, il buffer a barriera è ampissimo. L’immagine è tratta dalla piattaforma
FreeFinance PRO, che permette di analizzare il proprio portafoglio in certificati come un professionista, a cui ci si può abbonare a partire da 6,99 euro al mese. Abbiamo presentato la piattaforma in
questo webinar.
Investire oggi o aspettare?
Nel
webinar di ieri sera un investitore ha chiesto se
questo è un momento buono o cattivo per investire in certificati. Me lo sono chiesto anche io negli ultimi mesi e la risposta che mi sono data è che potrebbe essere un buon momento per i certificati difensivi e resilienti ma non per i certificati più aggressivi. Infatti ad oggi abbiamo poca volatilità (il VIX è a 15,30) quindi non è molto interessante investire in strumenti ad alta volatilità ma abbiamo ancora i tassi alti e tassi alti significano rendimenti alti dei certificati difensivi e resilienti.
Il momento di correzione sul mercato azionario potrebbe coincidere con quello di rimbalzo dei bond e quindi con la correzione dei rendimenti. Quando arriverà la correzione del mercato azionario, i certificati aggressivi perderanno valore perché scenderanno le azioni più aggressive (con più beta) e aumenterà la volatilità nonché la probabilità di violazione della barriera. Tuttavia, se dovessero diminuire sensibilmente i tassi, diminuiranno anche i rendimenti dei certificati difensivi e resilienti. Abbiamo avuto “un assaggio” di questa situazione a gennaio dove i rendimenti dei bond erano scesi sensibilmente e i certificati difensivi si erano apprezzati significativamente.
In ogni caso il prezzo dei certificati dipenderà, come sempre, dalla probabilità di violazione della barriera, dunque, il prezzo dei certificati difensivi potrebbe scendere se i sottostanti dovessero avere un fortissimo incremento di probabilità di violazione della barriera.
Pertanto sarà l’equilibrio tra riduzione dei rendimenti obbligazionari e aumento di probabilità di violazione della barriera (e aumento della volatilità) a determinare la resilienza nel prezzo di un certificato. Personalmente credo che su alcuni sottostanti la probabilità di violazione della barriera non potrà aumentare così sensibilmente da controbilanciare la riduzione nel rendimento, per questo continuo ad investire selezionando meticolosamente i sottostanti e i certificati.
I migliori certificati con Effetto Airbag su blue chip italiane
Veniamo quindi alla mia selezione dei migliori certificati con effetto airbag sulle azioni blue chip italiane. Ho selezionato
16 certificati con worst-of Stellantis, Banco BPM, Intesa, Ferrari, Eni, Unicredit e Generali.
Nella selezione troviamo certificati di vecchia e nuova emissione, callable e autocallable, dove ho eliminato tutti i certificati che avevano un rendimento minimo residuo troppo basso. La tabella di seguito mostra la
selezione ordinata per profit residuo ai valori attuali, sui prezzi di chiusura di ieri sera, realizzata con l’aiuto di CedLab PRO e FreeFinance PRO.
In giallo vediamo i certificati dove il worst-of non ha una performance così elevata rispetto allo strike, in azzurro invece ci sono i certificati dove i sottostanti sono ampiamente sopra strike.
I certificati sono ordinati per profit residuo annualizzato (colonna evidenziata in grigio). Nel caso dei certificati callable, il rendimento residuo è calcolato in modo prudenziale sul minimo rimborso.
Analizziamo i certificati con profit residuo annualizzato superiore all’8%. Il
XS2727217692 è un Memory Cash Collect con effetto airbag di Barclays con barriera premio e capitale e strike al 50%. Paga un premio dello 0,92% al mese (11,04% p.a.).
Il certificato ha un’altra caratteristica che aiuta la resilienza: la barriera autocall fortemente discendente dal 100% al 71%. Oggi è l’ultimo giorno per acquistare e avere diritto al premio. Il certificato può andare in autocall dal 5 settembre. Se andasse in autocall subito rimborserebbe in totale 105,52 euro per un rendimento dell’8,95% annualizzato. Non è detto che vada in autocall immediatamente dato che il worst-of è Ferrari a 2,71% da strike.
Il certificato è presente nel mio portafoglio Obiettivo Resilienza.
Il
XS2648301682 è un Memory Cash Collect con effetto airbag su Eni, Unicredit, BPM e Stellantis di Barclays con barriera di protezione del capitale, barriera premio e strike al 50%. Paga un premio mensile di 1 euro (12% p.a.). Ha una barriera autocall fissa al 95%, attiva da agosto. La cosa interessante del certificato è che ha 3 sottostanti ben sopra la pari e solo Eni su strike. Ai valori attuali va in autocall il 29 luglio rimborsando in totale 104 euro per un rendimento del 9% annualizzato.
Il certificato è presente nel mio portafoglio Obiettivo Resilienza.
Il
XS2734569028 è un Memory Cash Collect con effetto airbag di Barclays su Intesa, Unicredit e BPM con barriera premio e capitale e strike al 50%. La barriera autocall è fortemente discendente dal 100% al 77% ed è attiva dal 14 marzo. Il premio è di 0,88 euro al mese (10,56% annualizzato). Tutti i sottostanti sono vicino a strike. Ai valori attuali va in autocall il 14 marzo rimborsando 110,56 per un rendimento del 9,8%.
L’autocall lontano può essere un vantaggio se i sottostanti continuano a salire ma è uno svantaggio in caso di correzione perché mina la resilienza di prezzo.
Per uno 0,8% di rendimento annualizzato in meno, personalmente preferisco il XS2648301682 che ha solo Eni non ampiamente sopra la pari e alte probabilità di autocall. A livello di resilienza non c’è competizione.
Il
DE000UL909E6 è un certificato con rendimento elevato a livello annualizzato ma rendimento residuo davvero basso considerando che è avviato in autocall a inizio giugno. Si tratta di un Memory Cash Collect con effetto airbag di UBS su Banco BPM, Stellantis, Intesa e Moncler con barriera premio e capitale e strike al 50% che paga un premio del 3% al trimestre (12% annualizzato). Ai valori attuali rimborsa 1030 il 30 maggio e si acquista a circa 1016 euro. È improbabile che non vada in autocall considerando tutti i sottostanti ampiamente sopra la pari.
Rimangono ora due certificati di nuova emissione, il IT0006762782 e il XS2742931103.
Il IT0006762782, un Memory Cash Collect su Generali, Banco BPM e BNP Paribas di Marex con barriera premio e capitale e strike al 50% che farà fixing il 10 aprile. Paga un premio basso considerando la presenza di BNP Paribas e il rischio emittente Marex: 0,859% al mese (10,308% annualizzato). Il certificato a mio parere non è competitivo rispetto a quanto presente sul mercato con rendimenti simili, specialmente considerando il maggiore rischio emittente e il maggiore rischio di mercato.
Molto più interessante la nuova emissione Barclays, il XS2742931103. Si tratta di un Memory Cash Collect Callable con effetto airbag su Stellantis, Ferrari, Unicredit e Banco BPM con barriera premio e capitale al 55% e strike al 55%. Paga un premio dell'1% al mese (12% annualizzato) che è un ottimo rendimento considerando che le più recenti emissioni sono più vicine al 9-10% (anche le emissioni di emittenti più rischiosi).
È callable a partire dal terzo mese quindi il
minimo rimborso è di 103 euro. In tal caso il rendimento sarebbe del 12,63% sul prezzo di acquisto attuale. Se non viene richiamato prima, scade il 2 aprile 2027 (tra 3 anni). Il massimo rimborso è di 136 euro. Nel caso non fosse mai richiamato il rendimento sarebbe del 12,04% annuo. Al momento il worst-of è Stellantis a -2,3% da strike ma tutti i sottostanti sono vicino strike.