05 ottobre 2023
In futuro il focus andrà posto sempre più su deficit e politica fiscale
Con la fine dell’era delle politiche monetarie accomodanti, la politica fiscale torna in primo piano. In effetti, i rendimenti dei bond governativi sono aumentati con il declassamento di Fitch, l’aumento delle dimensioni delle aste da parte del Tesoro e con il pericolo shutdown. Barclays ritiene che nel 2023 il deficit federale arriverà al 7% del PIL nel 2023, il massimo dal 1930 escluse guerre e recessioni. Per gli analisti, considerando l’attuale contesto di forte crescita e bassa disoccupazione, in tempi più normali i deficit potrebbero essere molto più alti. In questo contesto, sarà quindi da porre il focus sempre più sulle politiche fiscali dei vari Governi, visto che la riduzione delle spese inizierà a contare sempre di più.
Cina: Citigroup migliora le stime di crescita
Citigroup ha alzato le previsioni sul PIL della Cina dal 4,7% al 5% (in linea con l’obiettivo del Governo) per via delle prospettive sul miglioramento dei dati, specie per quanto riguarda le vendite al dettaglio e la produzione industriale. In questo quadro, lo slancio della politica ha superato le aspettative.
Dichiarazioni Kazimir (BCE) su fine ciclo di rialzo dei tassi
Peter Kazimir, Presidente della Banca centrale slovacca, ha dichiarato che probabilmente quello di settembre è stato l’ultimo rialzo dei tassi della BCE, anche se serviranno delle conferme dai dati e dai numeri che verranno presentati nelle riunioni di politica monetaria di dicembre e marzo. Per Kazimir inoltre, fino a che non si sarà certi di aver concluso con gli aumenti del costo del denaro, non si dovrebbe discutere di altri strumenti di politica monetaria come ad esempio la riduzione del bilancio.
USA: richieste di sussidi di disoccupazione restano vicine ai minimi annuali
Le richieste di sussidi di disoccupazione in USA nell’ultima settimana si sono attestati a 207mila unità, sotto le 210mila attese dagli analisti e oltre le 205mila precedenti (rivisto da 204mila). Il dato rimane comunque vicino ai livelli più bassi da inizio anno.
USA: i consumi cresceranno anche in questa stagione festiva
Adobe Analytics prevede che in USA nel periodo delle festività che va dal 1° novembre al 31 dicembre 2023 le vendite online raggiungeranno i 221,8 miliardi di dollari, il 4,8% in più rispetto al 2022. Due i driver che secondo la società guideranno gli acquisti: i forti sconti che verranno applicati e l’aumento dell’utilizzo del Buy Now Pay Later.Fonte: Adobe Analytics
- Per quanto riguarda il primo fattore, Adobe prevede che gli sconti possano arrivare al 35% rispetto al prezzo di listino in un contesto in cui i rivenditori devono fare i conti con l’incertezza della spesa. Al contempo, i consumatori stanno affrontando l’aumento di svariati costi.
- Sul secondo punto, questo metodo di pagamento dovrebbe registrare una spesa online di 17 miliardi di dollari (+16,9% a/a)
Dichiarazioni Villeroy (BCE) su livello dei tassi
Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha detto di sperare che i tassi siano arrivati al picco, ribadendo l’opinione di Kazimir (https://t.me/freefinancepro/1229) secondo cui si dovranno aspettare le riunioni di dicembre e marzo per esserne certi. Villeroy ha ripetuto anche la convinzione secondo cui l’inflazione tornerà al 2% entro il 2025. Sul tema dei tagli al costo del denaro, l’esponente del board della BCE ha affermato che è ancora troppo presto per discuterne.
Dichiarazioni Nagel (BCE) sulla politica monetaria
Joachim Nagel, Presidente della Bundesbank, ha detto che la battaglia contro l’inflazione non è ancora vinta, mentre il dato core è ancora troppo alto. Per Nagel, la BCE dovrà mantenere alti i tassi fino a che i prezzi non torneranno al target di medio termine del 2%.
Le azioni sotto la lente
- Come anticipato (https://t.me/freefinancepro/1207), l’Ofcom ha chiesto alla Competition and Markets Authority di indagare sulla posizione dominante di Amazon e Microsoft nel mercato del cloud britannico. In questo quadro la CMA condurrà un’indagine indipendente per verificare se ci sono stati effetti negativi sulla concorrenza e se ci sia la necessità di intervenire. L’indagine dovrebbe concludersi entro aprile 2025 e verterà anche sulla fornitura dell’infrastruttura cloud britannica.
- Morgan Stanley ha iniziato a coprire le azioni Banco BPM, UniCredit e Intesa Sanpaolo. Alle prime due è stato assegnato un rating overweight, mentre alla terza un equal weight. Il prezzo obiettivo è fissato rispettivamente a 6,20, 31,4 e 3,3 euro.
- JP Morgan ha tagliato il target price sulle azioni Bank of America da 31,5 a 30,5 dollari
- Evercore ISI ha tagliato il target price su Bank of America da 35 a 33 dollari
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