Febbraio: un mese dall'esito incerto per i mercati europei e statunitensi

Il primo mese dell’anno si è chiuso in maniera positiva per i principali indici di Borsa statunitensi, in linea con quanto aveva messo in evidenza la statistica mostrata lo scorso 9 gennaio. Per febbraio tuttavia le performance potrebbero non essere così positive. In un periodo in cui la stagione entra tradizionalmente nel vivo, vediamo cosa succede su S&P 500, Dow Jones e NASDAQ 100 nel corso del mese svolgendo il consueto studio svolto su dati Bloomberg. Ricordiamo che le rilevazioni per i primi due listini partono dal 1931, mentre per l’indice tech dal 1986.

Dei 92 anni osservati su S&P 500, il 53% delle volte febbraio è stato positivo, con una performance media del 2,82%. Nelle volte in cui il mese è stato negativo, la variazione si è attestata mediamente al -3,54%, mentre il movimento medio totale è del -0,12%.

Nel 56,52% dei casi, febbraio è stato positivo anche per il Dow Jones, registrando una variazione media del 2,97%. Complessivamente, la performance è dello 0,08%, con i casi di mese negativo che hanno fatto registrare in media un -3,68%.

Arriviamo infine al NASDAQ 100, per cui febbraio è positivo nel 51,35% dei casi dal 1986. Nello specifico, la variazione media in cui il mese ha chiuso sopra la parità è stata del +6,06%, nei casi contrari del -5,20% e la performance totale è stata del +0,58% medio.

Il secondo mese dell’anno è quindi caratterizzato dall’incertezza per le Borse USA, forse per via dell’andamento della stagione delle trimestrali, in merito alle quali vi aggiorniamo giornalmente sui Canali Telegram GRATUITI “Obiettivo Resilienza” e “Cavalcare la volatilità”. Dai dati non emerge una direzione preferenziale, si comprende quindi come il livello di attenzione debba essere più alto.

Anche per indici europei, febbraio si conferma un mese caratterizzato dall’incertezza. Ricordiamo che i dati reperiti da Bloomberg partono dal 1998 per il FTSE Mib, dal 1960 per il DAX e dal 1988 per il CAC 40.

Per quanto riguarda il FTSE Mib, che tuttavia ha pochi dati su cui fare riferimento, il 56% delle volte febbraio ha chiuso positivo. In tali casi, la performance media è stata del 4,46%, contro un -5,86% medio delle volte in cui la chiusura è stata sotto la pari. La performance media in generale è del -0,06%.

Lato DAX, il 49,21% delle volte febbraio ha chiuso in maniera positiva, con una variazione media del 4,67%. Nelle volte in cui la chiusura è stata sotto la pari, la performance media è stata del -3,55%. Per quello che concerne la variazione media è stata del -0,50%.

Arriviamo infine al CAC 40, dove i dati mostrano come il 51,43% delle volte febbraio ha registrato una chiusura positiva. In questi casi, la performance media è stata del +6,35% contro un -3,82% delle volte in cui la chiusura è stata sotto la pari. Mediamente, la variazione è stata del +1,41%.

 

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