FedEx e il suo peggior crollo dalla quotazione

La scorsa settimana, FedEx ha pubblicato i risultati del suo primo trimestre fiscale del 2023.

Nel dettaglio, il gruppo ha riportato utili per azione a 3,44 dollari e ricavi a 23,2 miliardi di dollari: entrambi questi dati sono risultati ben al di sotto delle attese degli analisti censiti da Bloomberg, che si attendevano rispettivamente 4,28 dollari e 23,55 miliardi di dollari. Il gruppo ha annunciato anche che per tagliare i costi chiuderà 90 uffici e 5 strutture aziendali, rinvierà le assunzioni, cancellerà progetti e ridurrà i voli. Secondo l’azienda, le cause di questi risultati sono da attribuire alla debolezza dell’Asia e delle difficoltà di servizio in Europa. Per il secondo trimestre fiscale, ora il gruppo si attende EPS adjusted di 2,75 dollari e ricavi compresi tra 23,5 e 24 miliardi di dollari. Queste stime si trovano al di sotto di quelle fornite precedentemente dagli analisti Refinitiv, che prevedevano EPS adjusted a 5,48 dollari e un fatturato a 24,86 miliardi di dollari.

Nella seduta di venerdì 16 settembre, le azioni FedEx hanno lasciato sul terreno il 21,4%, dando vita al crollo giornaliero più ampio di sempre per il titolo.

I risultati possono riflettere la minore propensione al consumo dei clienti in un contesto caratterizzato da elevata inflazione e dalla decisione di spendere in esperienze come, ad esempio i viaggi. Inoltre, si deve anche considerare che le società di spedizione potrebbero stare assistendo ad una normalizzazione dopo il boom delle consegne causato dalla pandemia.

Tuttavia, nel medio periodo il mercato CEP (Courier, Express e Parcel) è atteso in crescita. Secondo le previsioni di Research and Markets, il comparto potrebbe passare dai 394 miliardi di dollari del 2021 a 519,6 miliardi, con un CAGR del 4,61%. Tornando a FedEx, ai dati Bloomberg aggiornati al 16 settembre, i 33 analisti che seguono il titolo (18 buy, 14 hold e 1 sell) hanno un prezzo target a 12 mesi di 252,23 dollari, il +56,6% in più rispetto ai prezzi attuali

Le stime Tikr confermano un certo ottimismo. I ricavi di FedEx sono attesi a 93,51 miliardi di dollari nel 2022 e a 115,34 miliardi nel 2027, con un CAGR 2016-2027 del 7,8%.

Gli utili netti normalizzati sono invece stimati a 5,50 miliardi di dollari nel 2022 e a 8,94 miliardi nel 2027 (CAGR 2016-2027 al 10,4%).

Certificati con FedEx worst-of

Focalizzandoci sui Certificati che pagano un premio periodico con FedEx worst-of, eliminando i certificati in bid-only e gli Athena, abbiamo due certificati quotati:

Scommessa di breve periodo: DE000HV4H1Y2

Si tratta di un Fixed Cash Collect di Unicredit su FedEx, Amazon e Visa targato Unicredit, molto vicino alla scadenza. Se i sottostanti saranno superiori alla barriera di protezione del capitale (posta al 50% dai valori di strike) alla data di scadenza dell'11 novembre, il certificato restituirà 106.50 euro, in caso contrario restituirà un importo commisurato alla performance negativa del sottostante più il premio incondizionato di 6.5 euro. Al momento FedEx è a un -42% quindi solo un crollo del -13% lo porterebbe sotto barriera. Tuttavia, il certificato prezza molto a premio infatti si acquista a 96.9 euro. Pertanto se FedEx non viola la barriera il rendimento sarebbe pari al 9.9% in circa due mesi (59.4% annualizzato). In caso di leggera violazione di barriera, si rischia invece una perdita del 42% (o superiori).

Fonte immagine: CedLab PRO

Certificato per il medio periodo: DE000VV1A6P0

Si tratta di un Memory Cash Collect su FedEx, Amazon, Deutsche Post e UPS targato Vontobel con barriera premio e capitale posta al 60%, barriera autocall fissa al 100%. L'autocall è possibile da novembre di quest'anno. Scade ad aprile 2025. Il premio è mensile dello 0.77% al mese (9.24% p.a.).

Nonostante la forte discesa di FedEx, siamo ancora molto distanti dalla barriera (24% di buffer).

Il Certificato si acquista a 85.60 euro. Ai valori attuali arriverebbe a scadenza rimborsando in totale 124.64 euro per un rendimento assoluto del 45.6% in circa 2 anni e mezzo, un rendimento del 17.6% annualizzato.

Fonte immagine: CedLab PRO

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