I migliori certificati difensivi su Intesa e Unicredit? Rendimenti dal 10% al 18% annuo

I migliori certificati difensivi su Intesa e Unicredit? Rendimenti dal 10% al 18% annuo

La maggior parte degli investitori italiani che opera in certificati ha almeno un prodotto in portafoglio su Intesa o Unicredit. Ci sono tantissimi prodotti sul mercato tra cui scegliere e non sempre è semplice effettuare la ricerca e la selezione. Per questo aggiorno sempre la mia selezione dei migliori certificati difensivi su Intesa e Unicredit disponibili sul mercato tramite l’utilizzo di CedLab PRO. L’articolo sui migliori certificati su Intesa e Unicredit era un appuntamento fisso in fase di alta volatilità e ora, considerando la crisi del settore finanziario e la situazione di Credit Suisse, e una maggiore volatilità sul settore bancario, ho deciso di riprendere in mano questa serie di articoli tanto apprezzata dalla community.

Perchè il 2023 non è il 2008

Se vuoi capire in pochi minuti perchè il 2023 non è il 2008 attraverso la ricerca delle banche d’affari puoi vedere il seguente video sul nostro Canale YouTube:

Focus su Credit Suisse: segui la diretta alle 11!

Se invece vuoi approfondire la situazione di Credit Suisse, puoi seguire la diretta della serie di webinar “Investire con Francesca Fossatelli” alle ore 11 o rivedere successivamente la registrazione sul nostro canale YouTube. Per ricevere le slide e seguire la diretta puoi iscriverti qui.

I migliori certificati su Intesa e Unicredit

Ma arriviamo al dunque e vediamo quali sono i migliori certificati su Intesa e Unicredit.

Come sempre imposto alcune regole per la selezione:

  • Elimino tutti i certificati in bid-only
  • Elimino tutti i certificati con barriera di protezione continua
  • Elimino tutte le strutture molto rialziste e che non rispondono all’obiettivo dell’entrata periodica (leverage, athena, dividend-adjusted, maxi-coupon)
  • Considerando il momento di mercato, in ottica difensiva mi focalizzo solo sugli strumenti con premio mensile, che in caso di discesa dei sottostanti permettono una maggiore tenuta del prezzo
  • Tra un rendimento sottoforma di premio e uno sottoforma di sconto sul valore nominale preferisco il premio.

Ovviamente se si ha una view specifica e si è alla ricerca di uno strumento differente (es. non sono alla ricerca di strumenti difensivi ma aggressivi oppure preferisco una struttura rialzista etc.), si potrebbero impostare dei parametri di ricerca differenti e la selezione probabilmente sarebbe diversa. In questo caso l’obiettivo è selezionare solo certificati difensivi, piuttosto resilienti, con rendimento interessante.

Di seguito la selezione dei Certificati su Intesa e Unicredit molto protettivi (con buffer barriera superiore al 60%) e dei certificati sui Intesa, Unicredit e BPM difensivi (con buffer barriera del 40%).

N.B. Tutti i dati riportati di seguito sono aggiornati alla chiusura del 15 marzo.

Certificati su Intesa e Unicredit con buffer barriera superiore al 60%

Il certificato di investimento con maggiore buffer barriera (72%) è il GB00BLRWDN91, Fixed Cash Collect Callable di Goldman Sachs su Unicredit con l’azione che segna il +24.74% da strike e con cedola incondizionata di 0.45 euro e barriera a scadenza pari al 35%. Il certificato si acquista a 99.35 euro. Considerando che si tratta di un certificato callable (che difficilmente verrà richiamato anticipatamente), con premio ultra-basso (5,4% p.a.) e scadenza non vicinissima (novembre 2025) non è un certificato molto attraente. Per questo ho deciso di concentrare la selezione sui certificati con buffer barriera superiore al 60% ma premio almeno del 9% annuo. Elimino tutti i certificati che hanno un rendimento in caso di autocall inferiore all’8% annuo. Troviamo quindi due certificati:

  • XS2448832142: Il certificato è un Fixed Cash Collect di Barclays con barriera capitale al 40% (Barriera su Intesa a 0.83, Barriera su Unicredit a 5.29), premio incondizionato di 0.85 euro (10,2% p.a.) e barriera autocall fissa al 100%. L’autocall è possibile da giugno 2023 e la prossima data di valutazione è il 22 marzo. I sottostanti sono tutti sopra la pari (Intesa a +7% e Unicredit a +22%). Il buffer barriera è al 63%. A questi livelli va in autocall il 22/06 pagando in totale 103,4 euro in circa 3 mesi. Si tratta di un rendimento del 3,4% sul prezzo di acquisto di ieri di 99.96 euro che corrisponde ad un 13% annualizzato.
  • NLBNPIT1JU31: Il certificato è un Memory Cash Collect di BNP Paribas con barriera premio e capitale al 40% (Barriera su Intesa a 0,87, Barriera su Unicredit a 5,14), premio condizionato di 0.8 euro (9.6% p.a.) e barriera autocall fissa al 100%. L’autocall è possibile da maggio 2023. I sottostanti sono tutti sopra la pari (Intesa a +2% e Unicredit a +24%). Il buffer barriera è al 61%. A questi livelli va in autocall il 15/05 pagando in totale 101,6 euro in circa 2 mesi. Si tratta di un rendimento dell’1.6% sul prezzo di acquisto di ieri di 100 euro che corrisponde ad un 9,6% annualizzato.

Considerando che il XS2448832142 ha un migliore buffer sulla barriera, un premio incondizionato e un premio più elevato, maggiori probabilità di autocall nonchè un rendimento annualizzato più elevato in caso di autocall, sicuramente batte il NLBNPIT1JU31 come connubio rischio/rendimento.

Certificati su Intesa e Unicredit con buffer barriera del 40%

Per quanto riguarda invece i certificati con rendimento più elevato ma comunque difensivi (con buffer barriera del 40%) ho eliminato tutti i certificati con premio inferiore al 10% (altrimenti conviene acquistare il XS2448832142 che ha un buffer barriera maggiore). Dalla selezione ho eliminato i certificati con rischio emittente maggiore e rendimento inferiore e tutti i certificati con rendimento residuo, sul prezzo di acquisto, inferiore al 10%. Nella selezione ho incluso i basket bancari tra cui Intesa, Unicredit e BPM. Rimangono due certificati interessanti:

  • XS2458880312: Il certificato è un Memory Cash Collect Callable di Barclays su Intesa, Unicredit e BPM con barriera premio e capitale al 60%, premio condizionato di 1.52 euro al mese (18,24% p.a.).  Acquistando oggi si ha diritto al premio di 1.52 euro di marzo (il premio è incorporato fino a venerdì incluso). L’emittente può richiamare il certificato a partire da aprile. Il buffer barriera è al 39%. Se dovesse essere richiamato rimborserebbe 103,04 euro in circa 1 mese. Si tratta di un rendimento del 5,2% sul prezzo di acquisto di ieri di 97,91 euro che corrisponde ad un 60% annualizzato, se non dovesse essere richiamato rimane il certificato con premio più elevato sui bancari italiani. Il certificato è stato acquistato in allocazione tattica sul portafoglio “Obiettivo Resilienza”.
  • XS2394990589: Il certificato è un Memory Cash Collect di Societe Generale su Intesa, Unicredit e BPM con barriera premio e capitale al 65%, premio condizionato di 1.4 euro al mese (16,8% p.a.).  Il buffer barriera è del 46%. La barriera autocall è discendente dal 100% al 74,5%. I sottostanti sono tutti sopra la pari (wo Intesa a +20%) e ai valori attuali andrebbe in autocall il 26 aprile rimborsando 102,8 euro. Si tratta di un rendimento del 2,28% sul prezzo di acquisto di ieri di 100,5 euro che corrisponde ad un 18% annualizzato.

Ovviamente, come sempre, ricordo che NON ESISTE UN MIGLIOR CERTIFICATO IN ASSOLUTO, adatto a tutti gli investitori e per tutte le esigenze. Per ogni investitore un certificato potrebbe essere più interessante di un altro rispetto alla propria view di mercato, ai propri obiettivi di investimento, alla propria personale propensione al rischio e al proprio orizzonte di investimento. In questo caso la selezione è pensata per un investitore con una view laterale, leggermente rialzista o ribassista sulle banche italiane, che vuole approfittare di questo momento di debolezza del settore.

Parleremo del settore bancario e di come comportarsi in questo momento di mercato in particolare con i certificati al webinar di oggi “Investire con Francesca Fossatelli” alle ore 11. Per seguire la diretta puoi iscriverti qui.

Alla prossima!

 

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