Il Certificato della Settimana di Alessandro Pavan

Il Certificato della Settimana di Alessandro Pavan

Nella scelta del certificato della settimana ho deciso di puntare oggi lo sguardo su un prodotto appena quotato da UBS nell’ottica di sostituirne uno con le medesime caratteristiche in vista del suo probabile autocall.

Il certificato in questione è il DE000UE375T7 di UBS con sottostanti Nexi, PayPal, Square ed American Express. Ho inserito il certificato in portafoglio ad inizio marzo quando valeva 93,00€ con la prospettiva di un recupero di Nexi che all’epoca era l’unico sotto strike e puntare al suo richiamo anticipato nella prossima osservazione.

Ad oggi, tutti i sottostanti sono sopra al valore iniziale, PayPal ed American Express abbondantemente, mentre di solo qualche punto percentuale Nexi e Square. Il primo giugno ci sarà l’osservazione per il possibile autocall e il certificato potrebbe venire richiamato a 100€ con lo stacco dell’ultima cedola del 3% (il flusso cedolare è del 12% annuo pagato trimestralmente).

Personalmente ritengo il settore dei pagamenti digitali un must have dei prossimi anni. Fa parte di quelle innovazioni tecnologiche che appaiono già oggi irrinunciabili e lo sarà sempre di più negli anni a venire, con la necessaria crescita del relativo mercato.

Motivo per il quale vi presento oggi un prodotto che si presta ad un duplice scopo:

  • per coloro i quali hanno in portafoglio il certificato citato in precedenza è un’ottima possibilità di sostituzione, se e quando settimana prossima il certificato verrà richiamato, per rimanere su questo settore con i medesimi sottostanti ed un rendimento similare;
  • per chi invece non era entrato sul prodotto citato, può essere una buona possibilità di primo ingresso.

Come detto, i sottostanti sono gli stessi, ovvero Nexi, PayPal, Square ed American Express. Vediamoli velocemente nel dettaglio.

Nexi è un’azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e PA. Nexi nasce il 10 novembre 2017 dalla fusione tra ICBPI e CartaSi quando cambia nome assumendo l’attuale denominazione, con l’obiettivo di costruire una realtà incentrata sui pagamenti digitali, comprendendo emissione carte, merchant services, gestione ATM, corporate banking interbancario, clearing & settlement.

Nel 2020 ha generato ricavi per € 1,5 miliardi ed un utile netto pari a € 127,93 milioni.

Recentemente ha concluso un accordo con CheBanca!, che permetterà di ampliare la gamma di carte di pagamento a disposizione dei propri clienti.

PayPal Holdings, fondata nel dicembre del 1998 a Palo Alto, California, è una società statunitense che offre servizi di pagamento digitale. Tra i servizi offerti, troviamo il programma PayPal Working Capital, attraverso il quale è possibile accedere a micro-prestiti senza dover effettuare un controllo sul rischio di credito, poiché questo viene calcolato direttamente tramite un algoritmo in base ai dati raccolti dall’utente. Ha introdotto inoltre la possibilità di acquistare e vendere alcune criptovalute sulla sua piattaforma. Con un numero di utenti pari a 361 milioni, PayPal è in cima alla classifica nel segmento dei pagamenti digitali.

I dati dell’ultima trimestrale si sono rivelati estremamente positivi con EPS migliori rispetto alle aspettative (1,22$ contro 1,01$) e ricavi in aumento del 30% a/a.

Square, Inc. è un’azienda statunitense di servizi finanziari e di pagamento attraverso dispositivi mobili, con sede a San Francisco in California. È quotata alla borsa di New York da novembre 2015. Ha sviluppato un dispositivo per la lettura delle carte di credito, direttamente applicabile su smartphone. Permette, attraverso la sua piattaforma, di accedere a prestiti per la tua attività, di creare campagne di marketing personalizzate, di creare programmi fedeltà, di gestire il pagamento delle tasse e retribuzioni verso i dipendenti in automatico, di strutturare la piattaforma online perfetta per la tipologia di business e molto altro.

Anche per Square la trimestrale è stata estremamente positiva con EPS di 0,41$ contro le attese di 0,171$ e ricavi a 5,06 miliardi di dollari, +266% a/a e in aumento del 60% rispetto al trimestre precedente.

Infine American Express, stata fondata nel 1850 a Buffalo da Henry WellsWilliam Fargo e John Butterfield come società di trasporto valori. Nel 1882 l’azienda lancia i suoi “ordini di pagamento”, entrando in concorrenza con i vaglia postali del Servizio Postale degli Stati Uniti.

Gli ordini di pagamento arrivano anche in Europa e per migliorare il servizio, nel 1891, viene inventato da un dipendente – Marcellus Berry – l’American Express Travelers Cheque, il primo strumento prepagato della storia. American Express crea il suo primo ufficio europeo a Parigi, in rue Halevy, nel 1895, seguito l’anno dopo da quello di Londra. Nel 1905, dopo una serie di truffe a danno degli emigranti che raggiungevano l’America, il Governo degli Stati Uniti incaricò American Express di svolgere attività di cambio moneta a Ellis Island.

American Express crea la sua prima carta di credito nel 1958. Le prime carte di credito erano di cartoncino e color porpora, ma già nel 1959 l’azienda emette carte in materiale plastico. Nel 1966 viene creata la Carta Oro, mentre nel 1984 è introdotta la Carta Platino. Nel 1999 è la volta di American Express Blu, una carta che permette pagamenti rateali dei beni acquistati. Nello stesso anno è lanciata la Carta Centurion (anche detta “black card”).

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del certificato invece:

  • barriera profonda e pari al 60% del prezzo di strike; valori molto lontani per tutti i sottostanti e difficilmente immaginabili oggi;
  • prima osservazione autocall tra 6 mesi, che ci permette di incassare almeno due cedole prima dell’eventuale richiamo anticipato;
  • la scadenza è prevista a maggio 2024, per una durata complessiva di 48 mesi.
  • flusso cedolare di 26,25€ a trimestre per un 10,5% annuo.

Lo ritengo un prodotto interessante appunto sia come primo ingresso sul settore che come sostituzione al prodotto in portafoglio perché ne mantiene le medesime caratteristiche, ovvero barriere profonda su titoli solidi e con ottime prospettive future, unite ad un flusso cedolare che per un basket di questa tipologia rimane di assoluto rilievo.

Isin: DE000UE8SCS2

Ti aspettiamo il 26 maggio ore 10.30 al webinar “Investire in Certificati: come evitare e gestire le perdite senza utilizzare una copertura” con Alessandro Pavan e Francesca Fossatelli. Iscriviti subito!

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