Il Certificato della Settimana di Alessandro Pavan

La volatilità di queste prime settimane dell’anno si è portata in dote anche alcune emissioni interessati in ambito certificati. Oggi volevo soffermarmi in particolare sul DE000VX5RGD9 che ha come sottostanti Alibaba e Nio. E’ un certificato che mi piace particolarmente perché combina diversi fattori: view positiva su entrambi i titoli, prezzi di strike bassi e di conseguenza barriera profonda, flusso cedolare elevato. Ma andiamo con ordine.

Come sappiamo tutti i titoli del mercato cinese sono usciti pesantemente ridimensionati dal secondo semestre 2021. Ma questi due in particolare, vantano un’aspettativa sul 2022 davvero importante. 

Alibaba a fine 2020 quotava quasi 300$ mentre solo 12 mesi dopo, negli ultimi giorni del 2021 ha toccato il minimo a 108$, prima di iniziare un rimbalzo che l’ha portata oltre i 130$. Gli analisti concordano su una view positiva e le previsioni di prezzo per il 2022 variano in una forchetta tra i 140$ e i 295$, con una media di 191$. In questo scenario, la barriera del certificato posta al 60% dello strike, e precisamente a 81,91$ lascia ben tranquilli.

Sulla stessa falsariga Nio, che dai 64$ di inizio 2021 si trova ora sotto la metà, vicino ai 31$, dopo aver rimbalzato due volte in chiusura d’anno sui 27,50$. Anche qui, gli analisti hanno tutti una view positiva con un target price compreso tra 37 e 87$, con una media di 58,36$. Proprio qualche giorno fa è arrivato un ulteriore innalzamento del target di Bank of America a 66$. Il 2021 dovrebbe chiudersi con un aumento dei ricavi del 121% e il 2022 prevede un ulteriore incremento del 75% anno su anno. Anche in questo caso, la barriera a 18,41$ sembra lasciare ampi margini di tranquillità.

Il flusso cedolare è pari al 4,8% trimestrale, per un rendimento annuo del 19,20%. Combinato con quanto detto sopra e con i livelli lontani delle barriere, è davvero un signor rendimento, per di più su titoli solidi e non esotici, su cui sicuramente c’è stata volatilità nei mesi scorsi ma che sembrano essersi ora assestati.

Confrontandolo con quello che c’è oggi sul mercato, lo ritengo uno dei migliori per puntare al rimbalzo del mercato cinese per il mix di caratteristiche positive che lo contraddistinguono:

  • basket con due soli titoli, entrambi con target price molto elevati;
  • barriere tra le più basse presenti sul mercato. Ce ne sono di più basse in senso assoluto ma su certificati con basket non altrettanto solidi o correlati e con rendimenti nettamente inferiori a questo;
  • rendimento elevato che permette un’adeguata remunerazione del rischio nei diversi scenari anche in caso di acquisto sopra la pari. La prima finestra autocall prevista a luglio, permette infatti di incassare almeno due cedole per un 9,6% di rendimento. Motivo per cui, anche un acquisto a 102/102,50 permetterebbe un rendimento di quasi il 7% in sei mesi. Se dovesse arrivare a scadenza, allora l’acquisto sopra la pari impatterebbe ancora meno, con un rendimento complessivo del 37/38% in due anni, in base al prezzo di acquisto.

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