Il Portafoglio in Certificati di Alessandro Pavan – 12.05.2021

E se fosse la volta buona? Dopo varie settimane caratterizzate da una giornata di storno subito riassorbita e rialzo verso nuovi massimi, per la prima volta gli indici sembrano incapaci di reagire con forza. La settimana è partita movimentata, con le aspettative sul rialzo dell’inflazione americana (confermato dai dati appena pubblicati) e tutto ciò che questo può implicare sulla gestione delle politiche monetarie.

Nonostante la rassicurazione arrivata ieri dal presidente della FED di Philadelphia, Patrick Harker, che ha confermato la volontà di mantenere inalterato il sostegno all’economia, Nasdaq ed S&P500 si muovono ora sui minimi da un mese a questa parte.

Per un’operatività in certificati però, una discesa dei mercati non è necessariamente qualcosa di negativo. Grazie alle barriere profonde vantate dai cash collect, infatti, uno storno del 10/15% dei sottostanti potrebbe addirittura lasciare inalterato il prezzo del certificato, che sconta i flussi cedolari futuri.

Prendiamo un esempio concreto. Il certificato di Vontobel sui titoli tedeschi inserito in portafoglio (isin DE000VQ5AZR4) ha come sottostanti Volkswagen, Lufthansa e Bayer. Con la casa automobilistica che ha rotto al rialzo poco dopo l’emissione ed è diventata ininfluente sulla valutazione del prodotto e Bayer che si è sempre mossa tra il 5 e il 10% sopra lo strike (prima di allontanarsi definitivamente oggi con l’uscita della trimestrale molto positiva), il certificato muoveva il suo prezzo sul movimento di Lufthansa. Quest’ultima è arrivata a toccare quasi il -20% dai livelli di strike, con il prezzo del certificato che ha sempre oscillato tra 98,60 e 102,20.

Ma esempi di questo tipo, anche limitando l’osservazione al solo portafoglio qui presentato, ce ne sono vari. Il certificato con Beyond Meat come worst of, per esempio, con il titolo sotto strike del 22% quota oggi 99,40 in lettera, e non è mai sceso sotto i 97.

In altri casi, con uno storno dei mercati potrebbero presentarsi importanti occasioni di acquisto o di incremento della quota, sempre bilanciando nel modo corretto il rapporto tra il rischio insito nei vari basket e la quota allocata in liquidità. Mai come ora quest’ultima componente è FONDAMENTALE. Senza la liquidità non posso sfruttare le occasioni del mercato e in caso di ribasso sono vincolato al mantenere i prodotti in portafoglio senza poter operare alcuna strategia.

Questo ci dimostra ancora una volta come la gestione di un portafoglio in certificati sia totalmente diversa dalla gestione di un portafoglio azionario. L’emotività legata ad improvvisi ritracciamenti dei sottostanti infatti non si traduce immediatamente in una perdita in conto capitale, cosa che invece avviene con l’acquisto dell’azione.

Venendo al portafoglio, si registra una flessione sulla performance complessiva che porta il rendimento sotto al 5%, anche se questo è imputabile esclusivamente alla discesa di tre prodotti, ovvero:

  • i due certificati che vedono Palantir come sottostante (l’athena di MS e il cash collect con basket Palantir/Salesforce) rispettivamente a -21,44% e -9,20%. Il valore del titolo rimane ben lontano dalla barriera del cash collect, meno da quelle dell’athena che però ha una durata superiore e può quindi permettere un recupero addirittura dei valori di strike. Per l’approfondimento sulla società e sui prodotti vi rimando all’articolo pubblicato ieri
  • il tracker sul gaming che sulla sofferenza dell’intero settore negli ultimi mesi vede una performance negativa del 9,70%.

Con la discesa degli ultimi giorni, come evidente dalla tabella in basso, tornano interessanti per gli acquisti molti dei prodotti in lista e può quindi rappresentare una buona occasione di partenza per chi non è ancora entrato. 

In particolare, un focus sull’operatività per due titoli trattati negli approfondimenti di queste ultime due settimane:

  • per quanto riguarda Moderna, dopo l’ottima trimestrale, il titolo segue comunque la tendenza discendente del Nasdaq e l’ingresso sul DE000VQ7BPL2 è possibile oggi a 93,60 con un flusso cedolare annuo del 10,32%. La barriera è ancora molto lontana, con il titolo in ritardo di poco più di dieci punti percentuali dallo strike;
  • per quanto riguarda Palantir invece, escludendo un ingresso ora sull’athena in quanto la vicinanza alla barriera lo renderebbe un investimento estremamente speculativo, la possibilità è duplice. L’entrata infatti è possibile sia sul DE000VQ6DGC8 (basket con Salesforce) a 91,60 con rendimento del 15,32% annuo, che sul DE000VQ7NP06 (single stock) a 96,40 con rendimento del 13,16% annuo. Il secondo, oltre ad avere un solo sottostante e quindi un rischio più limitato, prevede anche una barriera molto più profonda, con un grado di protezione più elevato.

Nella valutazione complessiva del portafoglio, emerge come il giusto bilanciamento tra certificati difensivi, bilanciati e speculativi, permetta anche in momenti di innalzamento della volatilità, di mantenere quasi costante l’andamento. Come sempre, fondamentale è la diversificazione, per settore, geografia e volatilità dei sottostanti, senza lasciarsi ingolosire troppo da rendimenti esorbitanti che richiedono necessariamente una maggiore esposizione al rischio.

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