Le trimestrali della settimana: Netflix, Tesla, Twitter, American, Delta e United Airlines e molte altre

Siamo entrati nel vivo della stagione delle trimestrali USA.

Stando ai dati rilasciati da Bloomberg, delle 104 società dell’S&P 500 che hanno pubblicato i risultati del 2° trimestre 2022, il 56% hanno superato le previsioni sui ricavi, mentre il 72% ha oltrepassato le stime sugli utili. Per l’Europa invece, delle 101 aziende dello STOXX 600 ad aver reso noto i conti del periodo aprile-giugno 2022, il 64% ha superato il consensus sui ricavi e il 36% lo ha fatto per gli utili. 

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Di seguito i dettagli delle principali trimestrali della settimana.

Trimestrali di Netflix

  • Ricavi: 7,97 miliardi di dollari contro gli 8,035 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • EPS: 3,20 dollari sui 2,94 dollari stimati (dati Refinitiv)
  • Sottoscrizioni globali nette: -970.000, meglio delle previsioni di -2 milioni attesi da StreetAccount
  • Netflix ha evidenziato come i ricavi internazionali (60% del totale) siano stati penalizzati dal rafforzamento del dollaro USA e ha messo in luce come la quarta stagione della serie “Stranger Things” sia stata un successo, con un record di visualizzazioni e la nomina per diversi Emmy.
  • La società si attende che nel prossimo trimestre verranno aggiunti 1 milione di utenti, meno di quanto si aspettassero gli analisti (1,8 milioni). Netflix ha comunicato inoltre di essere nelle sue fasi iniziali per il piano di contrasto al password sharing: si tratta di un addebito di un costo ai clienti che condividono l’account con altre persone. I test sono stati iniziati in America Latina e le soluzioni potranno essere implementate in modo più ampio nel 2023. L’anno prossimo inoltre l’azienda dovrebbe svelare i dettagli della versione low-cost con le pubblicità. 

Trimestrali di Tesla

  • Ricavi: 16,93 miliardi di dollari contro i 17,1 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • EPS adjusted: 2,27 dollari su stime a 1,81 dollari (dati Refinitiv)
  • Margine lordo: 27,9%, sotto il 32,9% del 1° trimestre e del 28,4% del medesimo periodo del 2021. 
  • Per quanto riguarda il fatturato, il comparto automotive ha contribuito per 14,6 miliardi di dollari, 1,47 miliardi è arrivato dalla voce “servizi e altri ricavi” e 866 milioni dal business energetico dell’azienda. Nel periodo, è sceso del 3% a/a il valore della vendita dei cosiddetti “crediti verdi”, che hanno segnato i 344 milioni di dollari. 
  • Interessante evidenziare come Tesla abbia deciso di convertire il 75% dei suoi Bitcoin in valuta fiat (936 milioni di dollari). La ragione, secondo Elon Musk, è relativa all’incertezza relativa alla durata dei lockdown in Cina e alla necessità di massimizzare la liquidità. 
  • La Gigafactory in Germania ha prodotto oltre 1.000 veicoli alla settimana a giugno: questo risultato dovrebbe essere raggiunto nei prossimi mesi anche dalla fabbrica di Austin. 
  • Il CFO di Tesla, Zachary Kirkhorn, ha evidenziato che vi sono inefficienze ad Austin e Berlino che peseranno per tutto il resto del 2022. Per quanto riguarda l’inflazione, Musk ha detto di aspettarsi una riduzione del dato entro fine anno. Oltre a questo, il Cybertruck dovrebbe arrivare a metà 2023.
  • Il gruppo si attende di spedire il 50% di auto in più “in un orizzonte temporale di qualche anno”.

Trimestrali di Twitter

  • Ricavi: 1,18 miliardi di dollari contro gli 1,319 stimati (dati Bloomberg)
  • EPS adjusted: -0,08 dollari contro gli 0,14 dollari previsti (dati Bloomberg)
  • Utenti attivi giornalieri monetizzabili: 237,8 milioni contro i 238,08 milioni previsti (dati Refinitiv)
  • La società ha attribuito il calo dei ricavi al contesto più complesso nel settore pubblicitario per via del quadro macroeconomico generale. Oltre a questo, Twitter ha incolpato parzialmente l’incertezza causata dall’acquisizione di Elon Musk. I costi per l’operazione sono stati di 33 milioni di dollari nel secondo trimestre.
  • Il gruppo ha annunciato che non fornirà una guidance per il terzo trimestre 
  • Nel pre-market di Wall Street le azioni Twitter segnano il -2,20%.

Trimestrali di Delta Air Lines

  • Ricavi: 13,82 miliardi di dollari contro i 13,57 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • EPS adjusted: 1,44 dollari contro stime a 1,73 dollari (dati Refinitiv)
  • Delta Air Lines ha comunicato di essere tornata all’utile grazie ai viaggiatori che sono stati disposti a spendere di più per i biglietti, elemento che ha più che compensato i costi più alti. In particolare, i costi unitari (escluso il carburante) sono aumentati del 22% rispetto al 2019, spinti da una capacità ridotta, crescita delle spese di vendita e investimenti nella capacità operativa. Le spese per il carburante sono cresciute del 41% rispetto al medesimo periodo del 2019. Da evidenziare inoltre le migliori performance di sempre a livello trimestrale del business cargo, con il fatturato a 272 milioni di dollari (+46% sui livelli del 2019).
  • La società ha comunicato che migliorerà l’affidabilità dopo i ritardi e le cancellazioni che l’hanno costretta a ridurre la programmazione estiva. Oltre a questo, si è assistito ad un incremento sia per i viaggi d’affari che per quelli di piacere. In particolare, le vendite per voli di lavoro hanno recuperato l’80% dei livelli pre-Covid e sono cresciute del 25% su base sequenziale. Interessante evidenziare come il gruppo nel periodo abbia usato il 18% in meno della capacità del 2019, registrando tuttavia il 10% in più dei ricavi.
  • Per quanto riguarda l’outlook per il terzo trimestre, Delta stima che le vendite crescano in un intervallo compreso dall’1% al 5% sui livelli del 2019, mentre la capacità dovrebbe trovarsi all’83%-85%. I margini operativi si dovrebbero invece attestare tra l’11% e il 13%, mentre il debito netto adjusted sui 20 miliardi di dollari (dai 19,6 miliardi di dollari del 2° trimestre 2022)

Trimestrali di United Airlines

  • Ricavi: 12,11 miliardi di dollari contro attese a 12,16 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • EPS adjusted: 1,43 dollari contro 1,88 dollari attesi (dati Bloomberg)
  • Con 329 milioni di dollari, United Airlines ha raggiunto il primo profitto dall’inizio della pandemia. Sul 2° trimestre 2019, i ricavi sono cresciuti del 24%, mentre i costi unitari hanno segnato un +17% senza contare gli aumenti del carburante. 
  • L’Amministratore Delegato, Scott Kirby, ha detto che l’azienda dovrà affrontare tre problemi: le sfide operative a livello industriale che limitano la capacità di sistema, il rischio recessione e gli aumenti del carburante.
  • Nel terzo trimestre, la società si attende che la capacità torni all’85% nei confronti dei livelli dello stesso periodo del 2019, mentre nel quarto trimestre il dato dovrebbe arrivare al 90%. Nel 2023 invece, United Airlines stima che i voli non aumenteranno oltre l’8% rispetto al 2019. I costi (escluso il carburante) rimarranno alti: nel terzo trimestre cresceranno del 16%-17%, mentre nel quarto trimestre potrebbero segnare il +14%.

Trimestrali di American Airlines

  • Ricavi: 13,42 miliardi di dollari contro i 13,40 miliardi previsti dagli analisti (dati Reuters)
  • EPS: 0,76 dollari, in linea con le attese (dati Reuters)
  • I ricavi sono cresciuti del 12% rispetto al medesimo periodo del 2019, con la compagnia che ha volato l’8,5% in meno rispetto a tale periodo. Nel terzo trimestre, la società ha dichiarato che i voli resteranno sotto i livelli del 2019 dall’8% al 10%, ma i ricavi resteranno sopra il 12% con le tariffe elevate che continueranno per tutta l’estate. I costi unitari sono cresciuti del 45% sui livelli del 2019.

Trimestrali di American Express

  • Ricavi: 13,395 miliardi di dollari, oltre le previsioni a 12,509 miliardi (fonte Bloomberg)
  • EPS :2,57 dollari sui 2,39 dollari attesi (dati Bloomberg)
  • Stephen J. Squeri, Presidente e Amministratore Delegato di American Express, ha dichiarato come i risultati siano stati raggiunti grazie all’aumento dell’uso delle carte di credito, cresciuto del 30% su base annuale grazie all’aumento delle spese sul segmento Travel and Entertainment. Da evidenziare anche come la spesa degli appartenenti alle generazioni Z e Millennial abbiano aumentato la spesa del 48%.
  • Nel trimestre, la società ha aggiunto 3,2 milioni di nuovi possessori di carte.
  • Gli accantonamenti consolidati per perdite su crediti sono stati di 410 milioni di dollari, contro il benefit dell’anno prima di 606 milioni di dollari. American Express ha comunicato che questa variazione riflette un basso accumulo netto di riserve nel trimestre in corso rispetto al rilascio di 866 milioni di dollari avvenuto nel medesimo periodo del 2021. 
  • Le spese consolidate sono cresciute del 32% su base annuale, attestandosi a 10,4 miliardi di dollari
  • L’azienda ha alzato la guidance per il 2022 con stime di ricavi passate dall’intervallo 18%-20% ad uno 23%-25%. Le previsioni sugli EPS sono rimaste invariate a 9,25-9,65 dollari.

Trimestrali di Goldman Sachs

  • Ricavi: 11,864 miliardi di dollari contro i 10,86 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • Utili per azione: 7,73 dollari sui 6,58 dollari attesi (dati Refinitiv)
  • Gli utili nel trimestre sono scesi del 47% su base annuale, a 2,927 miliardi di dollari, a causa della discesa (generalizzata nel settore) degli investimenti. Il fatturato è invece sceso del 23%, ma comunque oltre le previsioni degli esperti spinto soprattutto dalle performance delle operazioni sul reddito fisso, pari a 3,61 miliardi di dollari contro i 2,89 miliardi stimati da StreetAccount. 
  • Da segnalare come la diminuzione delle IPO abbia ulteriormente penalizzato i risultati, in quanto Goldman Sachs è uno dei principali advisor di Wall Street.

Trimestrali di Lockheed Martin

  • Ricavi netti a 15,4 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 17,029 miliardi del 2° trimestre 2021. Le attese degli analisti censiti da Bloomberg erano per un dato a 16,029 miliardi di dollari.
  • EPS a 1,16 dollari (compresi oneri non operativi per 1,4 miliardi di dollari o 5,16 dollari per azione) contro i 6,52 dollari del medesimo periodo del 2° trimestre 2021.
  • Secondo il Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda, James Taiclet, la società è riuscita a generare liquidità in modo forte e costante, generando oltre 1 miliardo di dollari agli azionisti tra dividendi e buyback. Per il manager, nel periodo il fatturato è stato influenzato dalle problematiche sulle catene di approvvigionamento e dai tempi di negoziazione dei contratti con i clienti.
  • Per il 2022, il gruppo si attende ricavi a 65,25 miliardi di dollari e utili per azione diluiti a 21,55 dollari. Entrambi i risultati sono stati rivisti al ribasso rispetto a quelli forniti ad aprile 2022 (rispettivamente a 66 miliardi di dollari e 26,70 dollari). 

Risultati Preliminari di Hellofresh

HelloFresh ha pubblicato i risultati preliminari per il 2° trimestre 2022. I risultati del periodo saranno pubblicati il prossimo 15 agosto. 

  • Ricavi attesi: 1,957 miliardi di euro, meglio degli 1,555 miliardi del medesimo periodo del 2021 e degli 1,907 della media delle stime dei broker (da comunicazione HelloFresh).
  • AEBITDA: tra i 140 e i 150 milioni di euro, sotto i 158 milioni del 2° trimestre 2021 ma meglio delle stime a 133 milioni di euro.
  • I clienti attivi nel periodo sono stati circa 8 milioni, con 4 ordini in media per ognuno di essi. 
  • La società ha comunicato che dall’ultima volta che ha pubblicato l’outlook del 2022 (a dicembre 2021), la situazione si è evoluta in modo significativo a causa dell’aumento dell’inflazione, della guerra tra Russia e Ucraina e della riduzione della fiducia dei consumatori. Per questi motivi, il gruppo ha tagliato l’outlook sui ricavi per l’intero anno da una crescita del 20%-26% ad una del 18%-23%. Ad essere state abbassate sono anche le stime dell’AEBITDA, portate dall’intervallo 500 e 580 milioni a quello 460-530 milioni. 

Trimestrali di Akzo Nobel

  • Ricavi: 2,853 miliardi di euro contro stime a 2,623 miliardi (dati Bloomberg).
  • EPS: 0,60 euro contro 1,11 euro previsti (dati Bloomberg).
  • La crescita dei ricavi del 14% su base annuale è stata raggiunta grazie all’aumento dei prezzi del 16% e alle acquisizioni completate e previste. Questi due elementi hanno permesso di mitigare l’impatto dei lockdown in Cina e dell’aumento dei viaggi in Europa, i quali hanno diminuito la domanda per le attività fai-da-te.
  • L’aumento dei prezzi di vendite dei prodotti del 16% a/a è stato effettuato a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi variabili aumentati di 321 milioni di euro.
  • L’Amministratore Delegato del gruppo, Thierry Vanlancker, ha evidenziato che negli ultimi sei trimestri la società ha dovuto assorbire un’inflazione cumulativa di 1,4 miliardi di euro. 
  • Verso la fine dell’anno, Akzo Nobel si attende una diminuzione dell’inflazione e dei costi variabili e, in ogni caso, gli eventuali aumenti dell’indice dei prezzi al consumo verranno compensati attraverso gli aumenti di prezzo. 
  • La compagnia si attende per il 2023 un EBITDA rettificato a 2 miliardi di euro e 50 punti base di aumento medio annuo delle vendite nel periodo 2021-2023. 

Trimestrali di CSX

  • Ricavi: 3,82 miliardi di dollari, oltre le attese a 3,82 miliardi di dollari (dati Refinitiv) e il 28% oltre i risultati del medesimo periodo del 2021.
  • EPS: 0,54 dollari per azione, sopra le attese di 0,47 dollari (dati Bloomberg) e il 4% oltre gli 0,52 dollari del 2° trimestre 2021. 
  • L’aumento dei ricavi è stato guidato in parte dai prezzi più alti, dai supplementi più alti per i carburanti e all’aggiunta di Quality Carriers. 
  • Sui risultati sono inclusi i 18 milioni di dollari di spese per l’acquisizione di Pan Am Railways e 112 milioni di guadagni dalla vendita di proprietà riconosciute dall’accordo del 2021 con il Commonwealth della Virginia. 

Trimestrali di PPG

  • Ricavi: 4,691 miliardi di dollari contro stime 4,714 miliardi (dati Bloomberg).
  • EPS adjusted: 1,81 dollari su previsioni a 1,76 dollari (dati Bloomberg).
  • La società ha comunicato come le vendite organiche siano cresciute dell’8%. I prezzi di vendita cresciuti del 12%, le vendite legate alle acquisizioni sono salite del 4% mentre i volumi di vendita e le condizioni sfavorevoli sul mercato valutario hanno entrambi pesato per il -4%. I costi delle materie prime sono cresciuti invece del 20% a/a.
  • Per il quarto trimestre consecutivo, il gruppo ha registrato un record delle vendite guidato dal continuo aumento dei prezzi per contrastare completamente l’impatto dell’inflazione e nonostante i venti contrari causati dal rallentamento della domanda dei clienti europei e dai lockdown in Cina. 
  • Per il terzo trimestre 2022, il gruppo si attende spese aziendali tra i 60 e i 70 milioni di dollari, interessi passivi netti tra i 32 e i 35 milioni di dollari ed EPS adjusted compreso tra 1,75 e 2 dollari (escluse le spese di ammortamento e i costi di ristrutturazione aziendale che dovrebbero incidere per 0,13 e 0,02 dollari). 

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