Novembre: un mese storicamente positivo per le Borse

Novembre: un mese storicamente positivo per le Borse

A settembre e ottobre abbiamo realizzato uno studio storico sull’andamento dei principali indici azionari europei ed americani per comprendere quante volte gli indici hanno avuto un andamento positivo, quale è stata la performance media storica mensile e la media negli anni in cui tale andamento era positivo e negli anni in cui il mese è stato negativo. L’analisi si è rivelata utile per molti investitori quindi la effettuiamo anche per il mese di Novembre.

Novembre: un mese storicamente positivo per le Borse Americane

Dopo un ottobre positivo che ha confermato le attese viste nel focus di inizio mese, abbiamo svolto nuovamente lo studio per comprendere come si potrebbero muovere i principali listini azionari USA nel mese appena iniziato. Come al solito, ricordiamo che i dati sono stati estrapolati da Bloomberg e partono dal 1930 per l’S&P 500 e Dow Jones e dal 1985 per il NASDAQ 100.

Per quanto riguarda l’S&P 500, il 60,87% delle volte novembre ha avuto un andamento positivo. In generale, la variazione media di questo mese è stata dello 0,86%, con un +3,84% segnato in media nei casi di positività e un -3,78% medio quando si è verificata una chiusura negativa.

Per quanto riguarda il Dow Jones invece, novembre è stato positivo nel 63,04% dei casi. La variazione media è stata del +1,03%: nei casi in cui si è verificata una chiusura sopra la pari si è registrato un +3,97% medio, negli altri un -3,98%.

Chiudiamo la consueta rassegna con il NASDAQ 100, che ha uno storico meno profondo rispetto agli altri due listini. Nel dettaglio, il 67,57% dei casi ha visto un novembre positivo. La performance media generale è del +2,28%, con una variazione media del +5,90% nei casi di chiusura positiva e del -5,27% negli altri. Rispetto a ottobre quindi, questo mese parte con prospettive più rosee in ottica storica.

Novembre: un mese storicamente positivo per le Borse Europee

Ottobre è stato positivo anche per quanto riguarda i principali indici del Vecchio Continente. Ma quali sono le attese per novembre? Come per i listini USA, i dati sono stati estrapolati da Bloomberg, anche se gli storici non sono altrettanto profondi. Lo studio può comunque offrire degli spunti interessanti. 

Come visto per gli indici USA, quello appena iniziato tende ad essere un mese positivo anche in Europa. Per quanto riguarda il FTSE Mib (dati dal 1998), il 58,33% dei casi novembre ha visto una chiusura sopra la parità. Nel caso di variazione positiva, la performance media è stata del +5,46%, mentre del -3,76% negli altri casi. In media, la variazione del mese si è attestata al +1,62%.

Il DAX (dati dal 1959) ha visto un novembre positivo nel 63,49% dei casi. La variazione media è stata del +1,41%: nei casi in cui si è verificata una chiusura sopra la pari si è registrato un +4,15% medio, negli altri anni in media un -1,41%

Sul CAC 40 (dati dal 1987), il 63,49% delle volte novembre ha avuto un andamento positivo. In generale, la variazione media di questo mese è stata dello +1,41%, con un +4,15% segnato in media nei casi di positività e un -3,37% medio quando si è verificata una chiusura negativa.

Condividi su

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001. Ai sensi e agli effetti dell’art. 187 ter della legge Draghi si precisa ad ogni effetto di legge che l’autore del presente articolo non è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e che pertanto detiene, o potrebbe detenere, i valori mobiliari oggetto delle sue analisi. Inoltre questo sito, ed i suoi contenuti, non costituiscono un servizio di consulenza finanziaria o un consiglio operativo, né costituiscono sollecitazione al pubblico risparmio, o a qualsivoglia forma di investimento. I risultati presentati non costituiscono alcuna garanzia relativamente ad ipotetiche performance future. Il sito ed i suoi contenuti hanno scopo puramente didattico, e chi scrive, nonostante abbia messo la massima cura nell’elaborazione dei dati e dei testi, declina ogni responsabilità su eventuali inesattezze dei dati riportati e chiunque investa i propri risparmi prendendo spunto dalle indicazioni riportate, lo fa a proprio rischio e pericolo. Si sottolinea inoltre che l’attività speculativa di trading e di investimento comporta notevoli rischi economici e pertanto il lettore è l’unico ed esclusivo responsabile di ogni sua decisione operativa.
Infine si sottolinea come i diritti di riproduzione, parziale o totale, dei contenuti del sito siano concessi solo dietro permesso scritto dell’autore e con espressa citazione della fonte.

Informazioni sull'autore

Articoli Correlati