Il Portafoglio in Certificati di Alessandro Pavan - 3.02.2021

Nella composizione iniziale di questo portafoglio in Certificati, ho cercato di effettuare una buona diversificazione, sia in termini di tipologia di strumento, che di orizzonte temporale, che di settore di appartenenza dei sottostanti, che di emittente.

Partendo dalla tipologia, saranno presenti:

  • certificati a tradizionale struttura phoenix o cash collect, con un flusso cedolare periodico;
  • certificati di tipologia athena, che non prevedono uno stacco cedola ma solamente un premio in caso di rimborso anticipato;
  • certificati a cedola garantita;
  • tracker certificate, che non prevedono cedole ma solamente l’aggiornamento del loro valore in relazione all’andamento di un indice settoriale.

Le scadenze variano dai 2 ai 5 anni, con la prima fissata per dicembre 2022 e la più lontana per luglio 2025. Questo sarà ovviamente un dato destinato ad aggiornarsi con il trascorrere delle settimane e le modifiche che verranno effettuate sulla composizione del portafoglio. Inoltre, sarà importante la funzione autocall, con alcuni certificati che potranno essere richiamati già nel mese di marzo.

Per quanto riguarda la diversificazione settoriale ho cercato di spaziare in settori diversi, dall’energetico al tech, dal travel ad un paniere diversificato di titoli italiani, di modo da non essere troppo esposti verso un particolare settore economico.

Infine gli emittenti. Come sappiamo, investire in certificati prevede anche il rischio emittente; motivo per il quale, nonostante si tratti esclusivamente di primarie società, è sempre bene diversificare il più possibile anche questo aspetto.

Veniamo ora agli otto certificati di partenza del nostro portafoglio.

Il primo prodotto è un Memory Cash Collect di Vontobel con sottostanti petroliferi, ovvero Eni, Repsol e Total. Si acquista oggi a 97.80€, con l’azienda italiana in ritardo di circa il 6,5% dallo strike, mentre le altre due sono sopra al livello iniziale di circa il 10%. Il flusso cedolare è del 5,1% a semestre, con barriera profonda al 60%. In caso di recupero da parte di Eni, si potrebbe puntare già al rimborso anticipato a marzo con un rendimento di oltre il 7% in due mesi.


Ragionamento molto simile per il secondo certificato. Anch’esso infatti prevede tutti i sottostanti abbondantemente sopra lo strike (Azimut +33%, Banco BPM +53%, Eni +22%, Intesa +26%) ad eccezione di uno, Leonardo, in ritardo del 7%. Si acquista a 977,46€ e il flusso cedolare è trimestrale del 3,25%. Anche in questo caso possibilità di autocall a marzo, con un rendimento di oltre il 5% in un mese e mezzo. In caso di mancato autocall, rimane comunque un buon flusso cedolare, 13% annuo, con titoli molto lontani dalla barriera, fissata al di sotto anche dei livelli toccati a marzo 2020.


Il terzo strumento vede sempre il mercato italiano come protagonista ma due titoli sotto osservazione. Infatti mentre Stellantis e Intesa viaggiano oltre il 50% di upside dal prezzo di strike, Eni e Unicredit sono una leggermente in ritardo e l’altra leggermente sopra al livello iniziale. Molto interessante il prezzo di acquisto a circa 84€ che permetterebbe, in caso di risalita del mercato italiano nei prossimi mesi, la possibilità di autocall già ad aprile o, in caso contrario, un flusso cedolare mensile dello 0,67%.


Passiamo poi all’unico strumento che prevede esclusivamente una cedola garantita e l’osservazione solo alla scadenza. Il Premium Cash Collect di Banca Imi vede come unico sottostante American Airlines, che si posiziona oggi circa un 10% sopra alla barriera e ciò permette l’acquisto intorno ai 65€. La cedola è bassa ma garantita e pari al 4,6% annuo. Auspicando una risalita delle quotazioni della compagnia aerea si punta al rimborso a febbraio 2024 dei 100€, maggiorati dal flusso cedolare, che ci permette anche di limitare le perdite in caso di ulteriori discese. L’upside potenziale è di oltre l’80% in tre anni.


Per il quinto certificato ci spostiamo nel settore tech, con un prodotto di Vontobel che vede tutti i sottostanti sopra allo strike (Alibaba, Baidu, Alphabet e Netflix) ma un prezzo sotto la pari a 94€. La cedola è trimestrale del 2,02%, la barriera cedola al 65% e quella capitale al 60% ben distanti e la possibilità di autocall in caso di tenuta dei valori attuali a luglio. Il potenziale rendimento a 5 mesi, dato da cedole e capitale, sarebbe intorno al 10%.


Segue poi un tracker certificate di Vontobel sul megatrend degli e-sports. L’andamento del certificato dipenderà dall’andamento dell’indice Vontobel E-Sports & Gaming composto da una selezione di aziende di questo settore. Ritengo sia un importante trend per il futuro e che la potenzialità di performance sia importante. Si acquista oggi a 107.40€.


Penultimo strumento, un cash collect targato UBS, su titoli tecnologici. Anche in questo caso due titoli sono ampiamente sopra al livello iniziale, ovvero Nvidia ed STM (rialzi superiori al 40%) e certificato che dipende esclusivamente da Intel che oggi si muove intorno al livello di strike con il certificato a 99.36€. La cedola è trimestrale e pari al 3,25% per un rendimento annuo del 13%. Prima possibile data di autocall a luglio con due cedole incassate ed un rendimento del 6,5% in poco più di cinque mesi.


Concludo con il certificato della settimana segnalato ieri. Un Athena di Vontobel sul settore travel & leisure. I sottostanti sono Carnival, Lufthansa e TripAdvisor e potete trovare l’analisi completa a questo link.

Nelle prossime settimane monitoreremo costantemente l’andamento dei prodotti, valutando di volta in volta aggiunte o sostituzioni. Il portafoglio è pensato per equipesare gli strumenti tra loro e nel monitoraggio ipotizzeremo quindi di acquistare un certificato per quelli che prevedono un nominale di 1.000 e dieci certificati per quelli che hanno un nominale di 100.

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